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Astroboy 1

Astroboy 1A quasi 60 anni dalla pubblicazione originale giunge in Italia Astroboy, il manga più celebre del dio dei manga Osamu Tezuka, in concomitanza con la serializzazione italiana di Pluto di Naoki Urasawa (ispirato proprio a una serie di storie che compariranno nei volumi successivi) e sulla scia del lungometraggio animato in computer grafica.
Le avventure del bambino-robot sono gradevoli da leggere, ma mostrano il peso degli anni che si portano sulle spalle: i ritmi della narrazione sono abbastanza datati e oggi possono essere adatti per lo più a un pubblico di bambini, complice anche la semplicità delle trame e delle caratterizzazioni. Astroboy rimane un'opera fondamentale nel panorama fumettistico giapponese e un lettore che vi si approccia con una curiosità "storica" si troverà al cospetto di tavole molto interessanti da questo punto di vista; un lettore che al contrario vi si avvicina con ingenuità senza conoscere la sua importanza pionieristica scoprirà un manga piacevole ma inferiore a suoi "colleghi" più recenti che gli sono però debitori.

Discorso diverso invece per quanto riguarda i disegni, semplici e con un tratto pulito; è evidente l'ispirazione (dichiarata dallo stesso Tezuka) ai cartoni animati di Walt Disney, pur essendo presente una forte rielaborazione con lo stile personale del mangaka. Nonostante sia un fumetto datato e la struttura delle tavole sia piuttosto schematica, colpisce il dinamismo delle singole vignette che riesce realmente a far sembrare in movimento la scena con inquadrature ricercate ed escamotage grafici, stratagemmi che saranno poi riutilizzati abbondantemente fino ad oggi. Inoltre, già nelle ultime storie di questo primo volume è possibile vedere una ricerca visiva impressionante per l'epoca, con una sperimentazione delle linee e dei giochi di luce e ombra dalla quale molti prodotti odierni dovrebbero imparare.

Planet Manga non pubblica la serie completa di Astroboy che consterebbe di 23 volumi, ma una selezione di storie in 5 uscite che permette di presentare l'opera sul mercato italiano senza però infliggere troppi danni a lungo termine alle tasche dei lettori. Così facendo però rischia di far storcere il naso a entrambe le parti: il prezzo elevato e la confezione più ricercata potrebbero tenere alla larga i lettori più giovani, vanificando così un possibile fine di educazione alla storia dei manga anche per i soggetti meno avvezzi, mentre il fatto di essere alle prese con un'antologia di storie potrebbe scontentare molti collezionisti che avrebbero preferito una pubblicazione completa (come ad esempio altre case editrici hanno già fatto in Italia con le altre opere di Tezuka).

In realtà ci sarebbe da ridire qualcosa anche sul prezzo, dato che i 10 euro sono giustificabili forse solo per la trentina di pagine a colori in apertura di volume e la sovraccoperta, quando in realtà la cifra elevata serve alla casa editrice per coprirsi le spalle per un prodotto che probabilmente non ha un forte appeal sul grande pubblico: a fronte di questo prezzo però continua ad esserci una carta di qualità risibile che durante la lettura permette di vedere già attraverso la pagina i disegni della tavola successiva, fatto piuttosto imbarazzante per quella che dovrebbe essere un'edizione "di lusso".


Carlo Alberto "Deboroh" Montori

Dati del volume

  • Voto della redazione: 1
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