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Unità Speciale 15

Unità Speciale 15 - Mercanti di schiaveCon il numero 15 si congeda dal suo pubblico Unità Speciale, ennesima vittima della crisi nonché dei recenti tagli della Eura Editoriale, che con quest’ultimo albo presenta paradossalmente anche una delle storie migliori dell’intera serie.

Gli autori Cinzia Tani e Massimo Guglielmi, come di consueto, prendono spunto per le loro sceneggiature dai casi veri di cronaca, incentrando le indagini dell’Unità Speciale su uno dei crimini più odiosi ed inumani della nostra attualità: il mercato di donne portate in Italia dai Paesi dell’Est, con la complicità di gente insospettabile (in questo caso una onlus), per essere violentate e poi vendere i neonati al mercato delle adozioni clandestine.
Si occupa del caso il coraggioso tenente Ranieri e la collega Farida Benetti che, in trasferta sotto copertura a Trieste, indagano su una spietata banda di moldavi collegati probabilmente all’omicidio di due donne; intanto, il resto della squadra si occupa di alcuni estremisti razzisti che hanno aggredito una manifestazione pacifica di extracomunitari, uccidendone uno.

Unità Speciale è una serie contraddistinta fin dall’inizio da un’attualità delle tematiche trattate e da un impianto narrativo con poche sequenze d’azione ed affidato molto ai dialoghi ed all’introspezione dei personaggi. Una scelta precisa di impostazione realistica ed attendibile delle singole storie (con le indagini raccontate parallelamente alle vicende private dei protagonisti) che stava dando lentamente buoni frutti, sia conquistando una certa credibilità tra i lettori e gli addetti ai lavori, sia dimostrando un progressivo miglioramento nella costruzione delle trame.

Dopo diversi episodi di rodaggio, infatti, la struttura delle sceneggiature era diventata più asciutta e snella, lasciandosi dietro alcune ingenuità narrative degli inizi, come passaggi narrativi troppo lunghi oppure dialoghi ridondanti che, negli ultimi numeri, erano diventati invece più sciolti e verosimiglianti. 
Un’evoluzione costante culminata proprio con quest’ultimo numero, che rappresenta un esempio di solida storia poliziesca, tra l’altro ben illustrata da un meticoloso Luca Casalanguida, notevolmente migliorato rispetto alle sue prime prove sulla serie, il cui tratto di disegno ha un’impostazione quasi fotografica, con personaggi ritratti in pose molto naturali.

Alla luce di quanto detto, dispiace davvero per la chiusura anticipata di una serie diversa dai canoni e con basi narrative molto solide che, probabilmente, sarebbe potuta arrivare su livelli qualitativi più alti di quelli raggiunti.
Magra consolazione, ma comunque sempre meglio del limbo editoriale, è la scelta dell’Eura di spostare Unità Speciale sulle pagine della rivista Skorpio, la quale pubblicherà i restanti episodi finora realizzati.


Paolo Pugliese
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