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Legend! 1

Legend! 1 – Radairk: La stratega e la pedinaInsolito formato pseudo bonelliano per una rivista tutta a colori dedicata al mondo fantasy di Radairk, il Multi User Dungeon dell’omonimo portale italiano.
Dietro una pin-up di Lorenzo Sperlonga prende vita il primo episodio della serie a fumetti creata da Antonio Mannoni, diviso in prologo e primo capitolo. A corollario, nell’ultima trentina di pagine sono presenti redazionali e racconti tra fantastico e leggenda.

Nonostante il notevole sforzo editoriale il fumetto vero e proprio risulta poco comprensibile nella sua struttura, la leggibilità è resa difficoltosa da dialoghi farraginosi e l’introduzione letteraria ai singoli capitoli – con l’uso in questa sezione di un lettering tanto appariscente quanto fastidioso nella lettura – non fa che aumentare la sensazione di inadeguatezza che permane nell’insieme dell’albo.
I disegni, opera di un duo volenteroso ma ancora lontano da una caratterizzazione grafica personale, a fronte di sfondi abbastanza convincenti realizzati con supporto digitale sono incostanti e tendenti a uno stile orientaleggiante di cui Riccardo Gamba e Luciano Costarelli non sembrano avere reale padronanza.

La trama è ingarbugliata e farcita di ridondanze eccessive, serve giusto a presentare i cinque character principali di questa serie corale, che ci auguriamo possa migliorare già dal secondo numero, presentando magari una storia più lineare, più semplice, liberandosi di certi barocchismi tipici di un certo modo di scrivere il genere fantasy. Con la scorrevolezza potrebbe guadagnarci anche un maggior numero di appassionati. Il secondo numero di questo bimestrale, a quanto appare nel “prossimamente” presente alla fine della sezione a fumetti, sarà disegnato in uno stile più vicino al gusto europeo, probabile l’intenzione di dare spazio ad artisti di estrazione differente.

La spazio redazionale propone articoli sul serial televisivo “Legend of the Seeker”, sul film “Valhalla rising”, sui pseudobiblia più tre adattamenti di racconti dell’Ottocento e uno dedicato agli aficionados del GdR. Non esattamente fondamentali.

Confezione compatta, carta e stampa dignitosa per una proposta che nei successivi 5 numeri previsti dovrà giocoforza aggiustare il tiro in tutti i settori della rivista.


Giovanni La Mantia
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