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Io e te su Naboo

Io e te su NabooDue ragazzi la cui passione per "Star Wars" va oltre ogni cosa. Due coppie sfasciate da un incidente. Un ragazzo e una ragazza rimasti soli che si trovano a fare i conti con il vuoto lasciato nelle proprie vite.
Nucleo portante di Io e te su Naboo è il rapporto quasi simbiotico tra Federico ed Emiliano, la loro passione per la saga di George Lucas, il loro amore, rispettivamente, per Manuela e Diana.
La morte di Federico e Diana sconvolge le vite di Emiliano e Manuela, che è voce narrante e prima tra i protagonisti della storia, e di cui seguiremo da vicino il processo di elaborazione del lutto e di ritorno alla vita. Durante questo percorso, inframmezzato da ricordi, sogni e allucinazioni, Manuela farà la conoscenza di Cecilia, scoprendo che anch’essa porta dentro di sé il vuoto di una perdita.

Una storia che parla di vuoti e di assenze. I personaggi con cui veniamo in contatto, infatti, si trovano tutti, benché ragazzi e con tutta la vita davanti, a dover fare i conti con la perdita di qualcuno che considerano indispensabile per la loro vita. Visto dagli occhi di Manuela questo si traduce nell’impossibilità di amare, nell’impossibilità di liberarsi dai ricordi del passato, nell’arrendevolezza. Visto dagli occhi di Emiliano – sebbene sia solo una sbirciata – questo è la totale perdita di un punto di riferimento e, come lascia intuire l’autrice, la difficoltà nel superare un dolore costantemente riacceso dal proprio aspetto, uguale a quello del fratello perduto.
Una storia che parla, però, anche di passioni, come quella fortissima che i due gemelli hanno per Star Wars, a cui il titolo del volume fa chiaramente riferimento, così come costante riferimento vi fanno, in tutta la loro vita assieme, i due gemelli, senza perdere mai l’occasione di citare, impersonare, ricordare.

Lo stile di Mabel Morri è in sintonia con quello di molti altri autori della Kappa, caratterizzato da una sorta di italianizzazione di uno stilema grafico di matrice tipicamente nipponica; pur adottando un tono leggermente caricaturale, riesce in una forte caratterizzazione espressiva dei personaggi, su cui si gioca buona parte del comparto emotivo della storia. Per la sua precisione e pulizia, riesce ad essere molto efficace nelle grandi tavole in cui il bianco e il senso di vuoto prevalgono.
Lo stesso non si può dire, tuttavia, dei dialoghi, che in certi momenti risultano troppo affettati o caricaturali; il risvolto della medaglia è la potenza narrativa di alcune sequenze mute, in cui con forza possiamo percepire l’assenza, il vuoto.

Io e te su Naboo è un fumetto delicato, che se all’inizio può sembrare zoppicante – i riferimenti a Star Wars nei dialoghi dei due gemelli vanno oltre la portata massima del più grande geek del pianeta, risultando pretestuosi e forzati – nel suo procedere verso il finale raggiunge una delicatezza quasi catartica.


Alfredo Goffredi
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