Menu

I nostri antenati

I Nostri AntenatiLa bella collezione 24/7 della Biblioteca Universale Rizzoli ristampa tre storie lunghe di Francesco Tullio Altan, autore trevigiano conosciuto per il suo impegno nella satira sociopolitica attraverso le vignette pubblicate sul quotidiano La Repubblica e le avventure della cagnetta a pois rossi Pimpa che da decenni allietano le letture del pubblico giovanissimo.

Questo tomo – sottotitolato “Tre biografie non autorizzate” – raccoglie le trasposizioni romanzate delle vite di personalità quali Cristoforo Colombo, San Francesco d’Assisi e Giacomo Casanova. In origine furono tutte pubblicate sulla rivista d’autore Linus della MilanoLibri tra giugno del 1976 e settembre del 1981; qui è proposta la versione riveduta e ampliata ad opera dallo stesso Altan in un unicum di eccellenza.

Le tavole sono generalmente composte da vignette a striscia zeppe di elementi scenografici e da contrappunti di testo che fanno da didascalia a molte vignette, per sottolineare gli eventi presentati e per ridicolizzarne la portata con battute caustiche e sovente dileggianti.
La caducità delle vite viene qui evidenziata dai difetti caratteriali più reconditi, i quali donano un’umanità popolaresca a questi tre personaggi. Costoro vengono solitamente presentati evidenziando l’aspetto esteriore delle loro personalità - che appare superficiale - piuttosto che il loro spirito, invero assai vicino al mondo popolare.

Ovviamente la versione di Altan è la SUA versione, feroce e dissacrante; bisogna però sottolinearne l’assoluta bontà della verosimiglianza, espressione di un modus artistico di grande levatura.
E così ci troviamo davanti a un Colombo arruffone che si fa trascinare dagli eventi piuttosto che cavalcarli per rendersene protagonista, un “Franz” che arriva alla santità attraverso vicende in clamoroso chiaroscuro, e un Casanova cialtrone e falso come mai era stato presentato prima.

La confezione del volume, solido e maneggevole allo stesso tempo, stampato con cura certosina, è diametralmente opposta al senso di sudiciume che traspare dalle storie. Ottima la scelta della carta, imperdibili il breve prologo narrativo a cura del medesimo autore e la postfazione di Michele Serra che meglio situano l’approccio di Altan con le biografie satireggianti qui riunite.


Giovanni La Mantia
Torna in alto