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Blue Dragon 1-4

Blue Dragon 1-4Quattro numeri per raccontare una storia, quattro numeri per descrivere un mondo intero. Forse un po’ pochi, e si sente. Blue Dragon è un condensato di tante informazioni. Un fumetto ispirato a un videogioco. Da cui, forse per necessità, sembra aver ereditato struttura e ritmo (e sarà per questo che alcuni episodi sembrano saltare in avanti come di livello in livello).

Blue Dragon è una miniserie che diverte, e che a tratti appassiona pure. La storia di Ral e delle Ombre è uno shonen con influenze fantasy ricco di dettagli, e che per questo soffre del poco spazio a disposizione. A volte, i tempi e i modi della narrazione appaiono sbagliati. La trama è classica ma non per questo poco complessa, e per metterla sul tavolo sarebbero servite più pagine e meno spiegazioni schematiche in apertura.
Nel mezzo si fa sul serio. Finalmente Tsuneo Takano racconta per immagini, riuscendo finalmente a coinvolgere il lettore. Eppure, sul finale il ritmo accelera di nuovo, con una battaglia conclusiva avvincente ma un po’ stringata.

A tenere alto il livello, personaggi ben caratterizzati e una serie di colpi di scena di tutto rispetto. Oltre ai disegni inconfondibili di Takeshi Obata, già alle matite di Death Note, che si fa ammirare come al solito ma che nelle scene d’azione non è sempre nitido e lampante.


Simone Celli
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