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Superman 28

Superman 28 Si conclude sul mensile dedicato a Superman “Brainiac”, la saga che nel riproporre il terribile nemico dell’Uomo d’Acciaio getta allo stesso tempo le nuove basi per le future storie del personaggio. Giunto al confronto finale con il coluano, Superman dovrà salvare entrambi i suoi “due mondi” imbottigliati da Brainiac: Metropolis e la kryptoniana città di Kandor. E che ci riesca o no, la ricaduta sulla sua vita personale sarà di proporzioni inaspettate.

Geoff Johns conferma l’ottima scia avviata con la sua gestione di Superman, mettendo in scena un’avventura dal ritmo incalzante e ricca di suspense, caratterizzata da toni drammatici. Lo scrittore continua poi nella rilettura delle origini del personaggio, riuscendo a realizzare un’operazione di estrema delicatezza: ridefinire il passato dell’Uomo d’Acciaio, narrandone una storia nel presente, e ricca di input per gli sviluppi futuri. La sensazione che se ne ricava è di grande coerenza (nonostante alcuni aspetti della continuity vadano ancora chiariti), e il mito di Superman si giova del recupero di molti suoi elementi classici, reinterpretati e ripresentati con sapienza ai lettori odierni. Tale riproposizione infatti non è mai banale, riuscendo a ridefinire con sottigliezza e acume aspetti storici dei personaggi sotto una luce del tutto diversa, ma in sostanziale accordo con alcuni elementi della continuity precedente (il nuovo Brainiac ne è una dimostrazione lampante). Tutto ciò, con il pregio non da poco di saper risultare comprensibile e tutt'altro che ostico per eventuali nuovi lettori.

Volendo riassumere in una frase il successo di Johns, si potrebbe dire che egli riesce a dare nuovo impulso al mito di Superman, integrando i più disparati stimoli, con un’evidente attenzione anche alla sua incarnazione cinematografica (in certe scene citata quasi alla lettera). I disegni di Gary Frank sono in tutto ciò un ingrediente fondamentale per il buon esito dell’operazione: il disegnatore britannico realizza infatti tavole che al tempo stesso regalano una sensazione di freschezza e di familiarità (citando appunto elementi classici e aspetti filmici del mito). L’attenta caratterizzazione grafica offre un Superman quasi tridimensionale, e contribuisce in misura decisiva alla riconoscibilità del prodotto e al suo livello qualitativo.
In generale, la conclusione di “Brainiac”, come si diceva, si segnala per la capacità di riannodare molti fili del passato e di proiettare il personaggio del futuro, attraverso una ridefinizione dello status quo che prepara il terreno a nuovi sconvolgimenti di portata anche maggiore. Al centro di tutto, la continua tensione tra il retaggio terrestre e quello kryptoniano di Superman (riecheggiata anche negli avvenimenti finali della storia): una tensione che da tempo caratterizza la concezione stessa che del personaggio hanno i suoi autori, e che Johns ha il merito di aver portato dentro le storie con rinnovata consapevolezza.

Chiude l’albo – a onor del vero occupandone la maggior parte – uno speciale incentrato su Jimmy Olsen, in cui James Robinson porta avanti alcune sottotrame avviate nelle sue prime storie sulla testata Superman. La storia risulta una gradevole lettura, portando Jimmy a contatto con ambientazioni kirbiane a lui familiari e aggiungendo qualche nuovo tassello in vista delle future vicende di Superman. Piacevoli i disegni, pur senza brillare per meriti particolari.



Valerio Coppola

Dati del volume

  • Voto della redazione: 8
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