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100% Marvel - The Punisher 12

100% Marvel - The Punisher 12Eliminata (non senza notevoli difficoltà) la minaccia di Barracuda, adesso il Punitore può concentrarsi sui mandanti.
Peccato per lui che i mandanti non siano che alte cariche dell’esercito, per nulla vogliose di fargli da bersaglio e anzi fortemente intenzionate ad entrare in possesso del video in mano a Frank Castle che, se reso pubblico, potrebbe rovinare le loro vite nonché creare un serio incidente internazionale.
Ma chi può riuscire nell’intento quando anche un arsenale umano come Barracuda ha fallito? È quindi necessaria un’altra tattica, ossia trovare un avversario a cui il Punitore non possa e né voglia opporsi… e chi meglio di una squadra speciale di soldati dello Zio Sam?

Inizia così una caccia all’uomo sul suolo degli Stati Uniti tra una squadra speciale Delta Force, agli ordini dell’integerrimo colonnello Howe, e il vecchio soldato Frank.
Per la fine del lunghissimo ciclo che ha dato nuova linfa vitale a Punisher (e che per molti commentatori corrisponde alle migliori storie mai scritte sul personaggio), Garth Ennis sceglie il suo argomento preferito: la guerra. E lo fa principalmente con un espediente narrativo da lui poco usato, ossia inframezzare la storia con le pagine di un libro fittizio, che parla di una sporca guerra.
Di Vietnam.

Accade così che le vicende attuali del Punitore vadano a collegarsi con quelle passate (già narrate dallo stesso Ennis in Punisher: Born) e che il libro dedicato dallo scrittore al giovane fratello morto in Vietnam diventi, attraverso varie interviste, uno specchio con cui l’America stessa debba confrontarsi una volta di più.
Se un irlandese come Ennis riesca ad interpretare al meglio fatti e situazioni puramente “americani” è difficile a dirsi, certo è che le pagine di “Valley Forge, Valley Forge” (il libro in questione) pesano come macigni. E fanno pensare parecchio, al di là della nazionalità di chi le legge.
Ai disegni Goran Parlov sforna un’altra ottima prova, ingabbiando in una serie continua di vignette orizzontali azione ed introspezione, con un segno grafico che trasuda espressività da ogni personaggio che passa dalle sue chine.

Difficile pensare ad un commiato di altro tipo da parte di Ennis verso uno dei suoi personaggi preferiti con il risultato di produrre un volume caldamente consigliato anche a chi non è fan del Punitore.



Andrea "Zio-P" Poli
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