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Caravan 1

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La nuova miniserie Bonelli in 12 uscite mensili, Caravan, si mette in moto ed il gioco di parole è scontato ma d’obbligo. La vicenda infatti, come già noto è incentrata sull’esodo di massa di un’intera cittadina, forzato dall’esercito a causa di strani fenomeni atmosferici.
Il primo episodio si apre già a mobilitazione avvenuta, con il racconto di uno dei protagonisti, il giovane Davide Donati. Il lettore viene immediatamente calato nella tragedia in corso mentre, tramite flashback, rivive gli ultimi tre giorni precedenti l’evento, immerso nella tranquillità apparente della routine quotidiana.

Il racconto a questo punto si svincola dall’adolescente e si snoda per le strade e le case di Nest Point, cittadina costiera americana inventata per l’occasione, e vengono introdotti alcuni dei personaggi di spicco della serie. Nonostante Caravan sia un romanzo corale, il vero protagonista sembra essere la vita reale, serena o drammatica che sia.
Michele Medda si cimenta, ancora una volta, con ambienti e temi diversi mostrando tutta la sua abilità nel descrivere una cittadina sconvolta da fenomeni atmosferici e magnetici inquietanti prima e dall’arrivo concitato dell’esercito poi.

L’albo gioca sapientemente con l’attesa, infusa nel lettore, che qualcosa di anomalo e straordinario stia per squarciare il tempo e lo spazio, qualcosa che sembra non arrivare e che viene percepito solo verso la fine, producendo angoscia ed impaziente attesa.
I disegni di Roberto De Angelis, che ha seguito Medda in questa sua nuova avventura, sono schegge di realtà quotidiana, potenziate da poche, mirate immagini fotografiche trasfigurate dalla grafite. Tavole che esprimono uno stile “bonelliano” ma che riescono, nel contempo, a rendere pienamente un fumetto così atipico per la casa editrice milanese.

Una storia solida dunque, equilibrata e calibrata. Una trama molto semplice e lineare, ma perfetta per la tragedia imminente in cui viene contestualizzata.
Ci si trova a chiedersi, durante la lettura, che cosa abbia davvero di avvincente questo fumetto e ci si scopre, poi, a leggerlo d’un fiato.
Se queste caratteristiche saranno mantenute per tutti i 12 numeri, approfondendo la natura dell’incubo che ha avvolto Nest Point, il divertimento è assicurato.


Francesco Borgoglio
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