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Cronache del Mondo Emerso 1

Cronache del Mondo Emerso 1Nihal è l’ultima dei mezzelfi, una razza sterminata dai folli piani del crudele Tiranno, mago il cui scopo è porre sotto il suo giogo tutte le terre del Mondo Emerso. Nihal vuole con tutta se stessa divenire un guerriero, un’arma in grado di porre fine al tormento di doversi fare strumento di vendetta per il suo popolo scomparso, per portare speranza ad un mondo distrutto dalla guerra.

Questa la storia che molti conoscono ed apprezzano, narrata nei romanzi di Licia Troisi, giovane scrittrice romana che con la sua eroina dai capelli blu ha creato una fortunata serie di storie e di personaggi. Un fantasy dal linguaggio semplice e scorrevole che ben si adatta ad una trasposizione fumettistica, mezzo espressivo apprezzato dalla stessa autrice che più volte ha dichiarato di aver tratto dalla suggestione dei manga parte della sua ispirazione.

Ecco quindi il primo numero di un fumetto che, più che narrare nuove storie come promesso nel titolo, approfondisce degli aspetti di quanto si è già letto nei romanzi. In questo caso è la paura, con i ricordi d’infanzia di una Nihal eroina e cavaliere di drago in procinto di affrontare l’ultima battaglia.

Apprezzabile per chi ha letto i romanzi, nonostante non si tratti di storie dal sapore del tutto nuovo, questo primo volume appare tuttavia davvero molto breve, tanto da spingere a chiedersi se fosse davvero necessario suddividere questo progetto in quattro numeri.

E’ da considerarsi inoltre che parte delle pagine è occupata da un’introduzione e da uno scritto personale di Licia Troisi sul tema della paura, da una presentazione di Elena Zanzi, dalla mappa presente anche nei libri, da un riepilogo dei personaggi e da una scheda sugli autori del fumetto. Il fumetto in sé diviene quindi quantomeno veloce.

Buona l’idea dell’alternanza dei disegnatori, con il tratto dolce e cartoonistico di Giuseppe Ferrario per narrare l’infanzia dell’eroina, sostituito dai disegni dinamici e tormentati di Gianluca Gugliotta per la Nihal adulta. Un prodotto sulla scia del successo dei romanzi, che lascia l’idea che si sarebbe potuto fare un po’ di più, magari concentrandosi maggiormente sul creare una storia del tutto inedita e non basata su episodi già narrati.


Ylenia Semenzato
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