Kamunabi

Kamunabi, le montagne sacre in cui dimorano i kami, luoghi a volte sottoposti a tabù in cui la presenza degli esseri umani non è sempre gradita. Il cavallo del sole, la cui figura viene delineata dall’ultima neve che si scioglie sui monti. La dea Sarume, che danzò nuda per far uscire Amaterasu dalla grotta in cui si era ritirata indignata. Konohanasakuya-hime e la sorella Iwanaga-Hime, due aspetti della femminilità necessari l’uno all’altro.

Sono alcuni dei miti e delle suggestioni che vengono analizzati e proposti in questo manga decisamente impegnativo, che, una volta conclusane la lettura, si presenta quasi come un trattato di antropologia. La dottoressa Kana Imibe è una figura poliedrica di studiosa esperta di mitologia, nello specifico quella legata alle figure femminili. Durante le sue ricerche per scrivere articoli per le riviste con cui collabora si ritrova coinvolta in vicende dal sapore di un thriller, che appaiono legate alle sue conoscenze. La risoluzione del mistero spesso coincide con la scoperta di nuovi dettagli su un mito o su un’interpretazione del tutto diversa di una leggenda.

Un’opera da leggere per gli appassionati di cultura giapponese antica, diversa rispetto all’immagine tipica del Giappone feudale che si tende ad evocare non appena si parla di questo paese. Ma anche per chi desidera conoscere un lato poco noto della storia giapponese o ama l’antropologia e la mitologia.

I disegni di Yukinobu Hoshino sono classici nell’impostazione, efficaci nel rendere i paesaggi solenni e silenziosi dei luoghi sacri o misteriosi.  I personaggi, più che di attori, hanno il ruolo di narratori del mito che riguarda la vicenda in cui si trovano immersi. Rari i momenti di emozione, ben mostrati ma troppo pochi per riuscire a togliere all’opera una generale sensazione di freddezza dovuta al tono accademico.

Si incontrano spesso note esplicative a bordo pagina, utili per comprendere meglio le parti narrative legate all’etimologia dei nomi, tema che ricorre spesso nelle pagine di questo fumetto, e quasi sempre chiave di lettura del mistero o del significato del mito di turno.

Certo non una lettura leggera, ma interessante da affrontare, come se si stesse leggendo un saggio romanzato.