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Vampire Boy

Absolute Vampire BoyEssere immortale.
Colmare anche solo in parte la distanza che ci separa da Dio.
È uno dei sogni che l'uomo da sempre insegue, favoleggiandone in numerosi scritti, ed attribuendo tale capacità ad ogni divinità, o semi-divinità, conosciuta.
Ma se l'immortalità non fosse un dono, ma una malattia?
Il destino più atroce sarebbe senza dubbio venirne colpiti durante l'infanzia.
Per sempre costretti nel corpo di un eterno Peter Pan, con una saggezza millenaria in contrasto con la fragilità emotiva di un bambino. E consapevoli di non poter mai provare le sensazioni dell'età matura.

È questo il destino del bambino eterno, il protagonista senza nome del racconto in tre parti Vampire Boy, qui raccolto in volume, scritto nel 1995 da Carlos Trillo e disegnato da Eduardo Risso, già matita di Trillo per Video Noir, Borderline e Chicanos.
Il maestro argentino ci racconta l'epopea lunga 5000 anni di un bambino che insegue il sogno irraggiungibile di crescere,  e della sua lotta con i vizi e le meschinità che l'età adulta porta con sé, rappresentati da Ahmasi, la lussuriosa sacerdotessa del serpente, nemesi del protagonista con cui condivide l'eterna maledizione di vivere.
 
Un viaggio ricco di personaggi, ognuno con la sua piccola storia affascinante ed effimera, raccontata spesso anche solo in poche vignette, con la sorprendente capacità di cogliere e tratteggiare i caratteri che Trillo sembra usare con invidiabile naturalezza. Grazie anche ad un uso misurato, mai meno che opportuno, di dialoghi interiori, e tra personaggi. Limitando la voce narrante ai soli racconti del passato. Altrettanto sorprendente è la sincronia con cui Eduardo Risso interpreta la sceneggiatura, ritraendo in modo ermetico ma efficace un'enorme quantità di vite, ed ambientazioni, e giocando con quei chiaro-scuri che lo renderanno famoso anche in America, ma che qui, nel bianco e nero, sono all'apice della loro efficacia.
 
Una lettura appagante, non solo per la quantità di pagine, in una confezione essenziale ma curata.


Davide "Curioso" Morando
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