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Booster Gold 1

Booster Gold  1Quando si arriva all’ultima pagina di questo albo riemerge la stessa domanda che è sorta prima di aprirlo ed iniziare a leggerlo: “Possibile che anche questa volta Johns abbia fatto centro?” La risposta è scontata ed è ancora una volta “Sì”.

Il rilancio di un personaggio così difficile da gestire e da proporre non poteva non  essere affidato al primo grande talento oggi in forza alla DC e uno dei migliori scrittori comics del momento, Geoff Johns, in questa serie coadiuvato ai testi da Jeff Katz e supportato graficamente in modo impeccabile dal creatore stesso del personaggio, il veterano Dan Jurgens.

Ancora una volta l’autore originario di Detroit dimostra qualità indiscutibili di narratore e scenografo, una fantasia ed un’originalità inesauribili per raccontare un eroe sui generis, in precario equilibrio tra serio e faceto, ridotto in passato a poco più di una macchietta dall’interpretazione di Keith Giffen e riportato in auge proprio in 52, (di cui Johns è stato co-autore), dove emerge come uno dei personaggi più interessanti.
I germi del nuovo  Michael Jon Carter alias Booster Gold sono infatti già riconoscibili nella fortunata  testata settimanale in cui gli è ritagliato un ruolo fondamentale per la salvaguardia del Multiverso, ma che sarebbe risultato ignoto al resto del mondo.

Johns ha affrontato e superato brillantemente il dilemma di un personaggio che doveva in qualche modo mantenere un profilo poco serioso ma senza scivolare nel ridicolo e garantire comunque una serie avvincente e coerente con la continuity dell’Universo DC.
La soluzione ora sembra troppo semplice, Booster Gold sarà “il più grande eroe di cui non si sia mai sentito parlare”. 
Il personaggio che allora prende forma è irresistibile ed il fumetto davvero trasversale e divertente anche per chi i supereroi americani non riesce proprio a filarseli.

Le prime pagine rievocano le origini del personaggio e sono tratte da 52,  scritte da Mark Waid  e disegnate ancora da Dan Jurgens.
Tutti e tre i primi albi originali raccolti nel primo numero Planeta sono  costellati di citazioni e riferimenti relativi a tutto quanto l’Universo DC presente e passato, e ancora come in 52 ricompare Rip Hunter che investe il protagonista di un ruolo cruciale per la salvezza della Lega della Giustizia d’America stessa.
Un misterioso nemico sta tornando indietro nel tempo per colpire ed eliminare i membri della JLA.
Chiunque fosse solo a conoscenza del piano criminale sarebbe a sua volta in grave pericolo e solo Booster Gold, creduto poco più di un idiota e di un incapace da tutti, potrebbe muoversi indisturbato ed insospettabile tra le pieghe del tempo ed impedire una tale catastrofe.

Il prezzo è altissimo, tutte le gesta che Carter è chiamato a compiere dovranno rimanere segrete proprio per garantirne la riuscita e nessun uomo oggi e domani saprà mai chi ha salvato i più grandi eroi della Terra. 
A rendere ancora più amaro il boccone contribuisce la Lega della Giustizia che offre al protagonista l’onore di far parte ancora una volta della gruppo e a cui Booster rinuncia per non venir meno al proprio dovere e soprattutto per poter riportare in vita il migliore amico di sempre, Ted Kord ovvero Blue Beetle.
Così nei capitoli 2 e 3 dell’albo assistiamo  alle prime due minacce da sventare che interessano niente popò di meno che Hal Jordan e Clark Kent e che spingono Booster Gold a confrontarsi rispettivamente con Sinestro e con un terribile pistolero del mitico Far West.
 
Il divertimento è garantito, la formula perfetta.
Non è azzardato sostenere che sia nato un nuovo prototipo di supereroe, dove non solo l’identità segreta è “sfigata” e perdente, ma anche quella pubblica.
Solo in un’ulteriore “terza identità”, nota solo al lettore, Booster Gold si riappropria dell’aura gloriosa che gli spetta e si eleva ad eroe assoluto.
Ma la stessa condizione di nullità collettivamente riconosciuta è utilizzata per riportare il carattere ad una dimensione squisitamente umana, irresistibilmente familiare e comica, a cui contribuisce senza dubbio il singolare rapporto di collaborazione ed amicizia con l’inseparabile droide Skeets, quasi una spalla stile cabaret.
Solo il prezzo del volume stride, davvero tanto, troppo, e soprattutto un pericoloso deterrente per l’acquisto di un albo davvero meritevole.


Francesco Borgoglio
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