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Usagi Yojimbo - Grasscutter 1

Usagi Yojimbo - Grasscutter 1Torna dopo un silenzio di quasi un anno uno dei fumetti d’oltreoceano dalla storia editoriale più travagliata. Era il febbraio del 2000 quando Alessandro Bottero e la King Comics ci facevano leggere per la prima volta le avventure di Usagi, coniglio samurai, ronin senza padrone ispirato alla figura dell’eroe nazionale Musashi Miyamoto, il più grande guerriero del Sol Levante. Dopo sei volumi della serie pubblicata negli USA per la Dark Horse e due volumi di Usagi Classic, raccolta delle prime storie prodotte per Fantagraphics, conflitti sui diritti e vendite poco confortanti minacciarono di interrompere per sempre le avventure italofone di questo onorevole spadaccino vagabondo, in viaggio per addestrare le sue già notevoli capacità ed alla ricerca di giustizia e pace interiore. Poi il ritorno alla fine del 2007, con un poco felice cambio di formato (da cartonato a spillato di 78 pagine), ed ora un nuovo ripensamento in favore della vecchia formula editoriale, migliorata sotto l’aspetto della cura e della grafica.

Inizia in maniera molto particolare questo nuovo corso delle storie di Usagi, con la prima parte del graphic novel Grasscutter, un ciclo narrativo complesso che promette di annodare molte delle fila che Stan Sakai ha tessuto negli anni attorno al suo personaggio. Il nostro eroe come al solito è coinvolto nei giochi di potere del suo mondo, un Giappone feudale popolato da animali antropomorfi. Ma questa volta sembra che ci siano in moto eventi decisivi. Kusanagi, la spada degli imperatori, l’arma perduta degli dei, sembra essere riemersa dagli abissi e qualcuno la sta cercando per sfruttarne l’immenso potere. Come cambieranno gli equilibri politici tra i lord della nobiltà? Riuscirà la Congiura degli Otto a restaurare l’impero a scapito dello Shogun? E quale ruolo avrà in tutto questo il malvagio lord Hikiji, il traditore contro cui Usagi cerca vendetta?

Dopo averci introdotto alla mitologia giapponese ed alla storia della mitica spada di Kusanagi, Stan Sakai ci regala, nei toni a metà tra l’epico e lo svagato a cui ci ha abituati, una storia divertente e piacevole, accompagnata dal tratto ruvido e minimalista che i suoi estimatori apprezzano ed i suoi detrattori criticano aspramente. Gli eventi messi in moto in questa prima parte della vicenda si interrompono però bruscamente, lasciandoci da un lato insoddisfatti, dall’altro impazienti di conoscere il destino di molti dei personaggi più amati ed importanti della serie.

Da segnalare, in apertura di volume, un articolo di Will Eisner in cui il maestro spiega il perché del suo apprezzamento nei confronti dell’opera di Stan Sakai. Pienamente d’accordo, facciamo gli auguri ad Usagi e alla Bottero Edizioni affinché questo titolo, sempre di qualità, ottenga finalmente la stabilità ed il successo che merita.


Claudio “Scacchino” Scaccabarozzi
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