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In Italia Sono Tutti Maschi

In Italia Sono Tutti Maschi"In Italia sono tutti maschi", parola del duce Benito Mussolini che, in pieno regime fascista, rafforzava l'ideale di virilità del maschio italiano, negando quella che era la realtà gay della penisola.
Gli omosessuali semplicemente non esistevano e per questo, quasi a volerne negare l'esistenza, venivano isolati nelle isole del sud Italia, come nel tentativo di cancellarne anche il ricordo.

Questo volume racconta la storia di Antonio, sarto di Salerno, che si vede condannato all'esilio su uno straccio di terra disperso nel mare, condiviso con uomini di età ed estrazioni civili molto diverse, tra i quali scattano inevitabilmente complicità e conflitti.
Con questo volume Luca De Santis mostra come un "fumetto di cronaca" riesca a non fermarsi ad un semplice riepilogo di fatti, ma possa (o forse si dovrebbe dire “debba”) invece narrare delle storie di vita drammatiche e appassionanti.

Partendo da un'intervista ad una persona che ha vissuto veramente il dolore dell'omosessualità nel periodo del fascismo (pubblicata come extra alla fine del volume), l'autore raccoglie informazioni e crea uno scenario plausibile per una storia dove la cronaca e il romanzo si abbracciano in maniera non banale, un ritratto vivido di persone disperate dove non emergono buoni o cattivi, ma solo individui che cercano di sopravvivere.
Un plauso in particolare va per come sono state caratterizzate le figure dei carabinieri, con i quali c'era il rischio di cadere nella macchietta e nel luogo comune, prontamente sventato presentandoli come militari impegnati nel loro lavoro, ma non per questo incapaci di provare empatia per i loro "prigionieri".

Ai disegni, Sara Colaone raffigura i personaggi con tratti essenziali, ma non poco espressivi, ricordandoci che a volte poche linee valgono più di complesse illustrazioni.
Lo stile della disegnatrice è reso ancora più evocativo dall'alternanza del seppiato e del bianco e nero, che mettono in evidenza il lato umano della vicenda.

Un graphic novel che andrebbe letto anche solo per il valore storico di aprire un occhio su fatti poco noti della nostra storia, ma che ha il pregio di riuscire anche a raccontare una storia narrativamente coinvolgente.


Gianluca Reina
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