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Planetary - Mondi in Collisione

Planetary - Mondi in CollisioneVolume fuori numerazione rispetto alla ristampa cronologica della serie madre, Planetary – Mondi in Collisione raccoglie tre storie crossover scritte da Warren Ellis ed incentrate sull’incontro/scontro tra gli archeologi della storia segreta del mondo e, rispettivamente, il supergruppo Authority, una JLA alternativa ed infine Batman.

Nel primo capitolo, “Alla conquista del mondo”, Authority affronta una minaccia aliena mentre Planetary decide di indagare in segreto su di loro. Nel corso della storia i due gruppi sono destinati a sfiorarsi senza incontrarsi mai, anche se vengono rivelati molti collegamenti tra loro.
I bei disegni di John Cassaday e i dialoghi taglienti di Ellis costituiscono i punti forti di questa storia, incentrata soprattutto sull’esotica invasione ultraterrena e la conseguente repressione da parte di Authority, ovvero una dinamica già raccontata nei primi dodici episodi dell’omonimo fumetto. Ellis, infatti, si limita qui a riciclare e mixare in maniera abbastanza scontata e con poca inventiva le tematiche portanti dei due gruppi: l’essere un potere dominante da parte di Authority e l’indagine arcana di Planetary.

“Terra Occulta” è un episodio che condivide col quello precedente un finale affrettato ed una dinamica degli eventi povera di contenuti. Simpatiche, però, la sua atmosfera futuristica ed il clima claustrofobico da congiura e dominio globale, stile “Grande Fratello” di George Orwell.
In una Terra alternativa controllata da una versione distorta di Planetary decidono di agire delle varianti di Batman, Superman e Wonder Woman, le cui caratterizzazioni sono riprese da un episodio di Planetary (“Speranza e Conforto”). Ellis si diverte a stravolgere personaggi e continuity, ma l’impianto narrativo della storia si rivela estremamente fragile e non regge fino alla fine.
Il disegnatore Jerry Ordway fa un buon lavoro, rifacendosi ampiamente allo stile di George Perez nella cura minuziosa delle singole tavole, ma sconta ancora alcuni suoi difetti “storici” quali una certa grossolanità nelle pose e nelle espressioni dei personaggi.

Nella terza storia, “Notte sulla Terra”, troviamo Eliah e soci inseguire a Gotham City un tizio con il potere di essere sintonizzato con il moto del multiverso e trasformare l’area intorno a lui in versioni alternative dello stesso posto. Anche le persone risentono di questo campo d’influenza, come scoprirà Planetary quando interverrà il Cavaliere Oscuro.
Ellis rende omaggio ad alcune versioni del passato di Batman, come quella del “Dark Knight Returns” di Frank Miller, oppure del Neal Adams degli anni ’70, della serie televisiva con Adam West, fino alla caratterizzazione originale di Bob Kane nel Detective Comics #32 del 1939. Ma al di là di giocare con le citazioni ironizzando sulle varie tipologie del Cavaliere Oscuro (particolarmente gustose quelle di Miller e dello show televisivo degli anni ’60), l’autore scozzese non offre molto altro, con la trama dell’episodio ridotta ad un semplice canovaccio per giustificare i cambiamenti dell’Uomo Pipistrello. A differenza della pochezza della trama, che vanta comunque un contro-finale lirico, appaiono molto convincenti i disegni di John Cassaday (Astonish X-Men), il quale illustra bene i vari Batman e ci regala anche uno splendido combattimento tra Jakita e l’Uomo Pipistrello, seppur narrativamente inutile.

Concludendo, le storie che compongono questo volume costituiscono una sorta di divertissment per un Ellis svogliato e a corto di idee concrete, che lavora più di esperienza che di creatività, giocando a traslare fatti e personaggi. Al di là dell’effetto curiosità e del nome dell’autore, Planetary – Mondi in Collisione non è una pietra miliare, ma un prodotto d’intrattenimento usa&getta destinato ad essere facilmente dimenticato.


Paolo Pugliese
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