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Dampyr Speciale 4

Dampyr Speciale 4Speciale focalizzato su una delle figure più carismatiche dell’universo dampyriano, il misterioso e angelico Caleb Lost, proprietario de "Il teatro dei passi perduti", eletto a quartier generale dai nostri eroi.
Le peripezie che Caleb ha affrontato nel corso dei secoli sono state più volte lasciate intuire, suggerite da frasi o da rievocazioni momentanee che il personaggio si lasciava sfuggire di fronte ad alcune situazioni, con il risultato di frustrare la curiosità dei personaggi con cui interagiva e dei lettori.

La lacuna viene quindi colmata con questa storia, che si pone alle origini dell’ostilità mai risolta tra Caleb, o Camael che dir si voglia, e Nergal, maestro della notte schieratosi al fianco di coloro che questi combatte.
Il contesto storico è quello, suggestivo, della cosiddetta "crociata dei fanciulli", episodio avvolto nella leggenda che vide dei fanciulli guidati dalla fede o dalla speranza di una vita migliore mettersi in marcia con il proposito di riconquistare Gerusalemme ai saraceni.
Ovviamente la storia come il mondo la conosce presenta dei retroscena che solo le parole di Caleb riescono a svelare, e nemmeno del tutto. A quel tempo egli vagava per la Parigi misera e violenta del 1200, magister di un gruppo di studenti un po’ rissosi ma dall’animo buono.

La narrazione procede piacevolmente, senza brusche interruzioni, con tutta l’aria di essere una storia che doveva essere prima o poi svelata. E l’impressione è quella di essere lì, insieme ad Harlan, ad ascoltare incantati il racconto dell’esiliato.
Il pretesto per ripercorrere la vicenda personale di Caleb è la ricerca di Sophie Mutter, vecchia conoscenza del nostro Dampyr, la quale richiede un aiuto accademico ad Harlan mentre si trova in Sardegna nell’isola di San Pietro. Questo luogo infatti fu teatro di parte della conclusione dell’avventura dei crociati fanciulli, ed interessa la donna impegnata in una ricerca sulla condizione infantile nel passato.

Una ricostruzione storica raccontata in modo originale e ben documentato, nella miglior tradizione della serie. Tuttavia, anche a causa di una lieve tendenza al didascalico, la storia non riserva grandi emozioni, mantenendosi sempre a livelli di ampia sufficienza ma senza grandi puntate verso l’alto.

Uno Speciale che regala un Caleb Lost davvero affascinante, sia narrativamente che graficamente.


Ylenia Semenzato
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