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Milano Criminale - La città esige vendetta 2

Milano Criminale - La città esige vendetta 2A distanza di un anno tornano gli anni ’70 del commissario De Falco col secondo episodio de “La città esige vendetta”, terzo atto della serie Milano Criminale.
Tutto gira intorno al rapimento della figlia dell’avvocato Morigi, influente personalità meneghina nonché affiliato ad un potente clan criminale. Oltre alle indagini ufficiali di De Falco e Lorusso quindi, si muovono le indagini della malavita che, ovviamente, si avvalgono di tutt’altri metodi. Nello specifico i metodi sono quelli di Vittorio l’Obitorio, killer con le fattezze di Lee Marvin e la sensibilità di un frigorifero, di cui si svelano alcune “attività” passate.  E se nella vicenda fosse implicato anche il terrorismo rosso? Beh, ci sarebbe di conseguenza l’intervento anche dei servizi segreti e la vicenda diventerebbe sempre più ingarbugliata e difficile per i protagonisti.

La scelta di usare come sfondi fotografie d’epoca, pur scontentando con tutta probabilità i puristi del fumetto, si rivela efficace e valorizza i bei disegni di Giuseppe Ferrario, cartooneschi ma senza eccedere troppo. Diego Cajelli propone un buon plot ed una storia che, complici le grandi vignette, fila veloce come un treno, forse troppo per un fumetto di periodicità “annuale”. L’autore che subentra a Garth Ennis quale vincitore del Gran Guinigi (inciso: che la giuria di Lucca Comics prediliga il pulp?) ha in ogni caso il merito di aver scommesso sul poliziottesco quando ancora non si chiamava così, in tempi non sospetti quindi, sfruttandone ambientazioni e situazioni in chiave comunque moderna.

In appendice una breve storia autoconclusiva ancora di Cajelli con Maurizio Rosenzweig ai disegni e con protagonista l’ispettrice Giovanna Cassini, parte integrante della continuity di Milano Criminale, che, a questo giro, ha a che fare con un caso di pornografia minorile.

Massima la cura per l’albo a partire dalla copertina ed arricchito da articoli e pubblicità a tema.
Consigliato vivamente quindi, a meno che sopportiate con difficoltà le lunghe attese.


Andrea "Zio-P" Poli
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