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Detroit Metal City 1

Detroit Metal City 1Soichi Negishi ama la musica.
La ama nella sua forma più melodica, predilige il pop svedese ed i testi bucolici e sogna di sfondare come autore/cantante pop-melodico.
Purtroppo, si sa, i sogni non sempre sono facili da realizzare e, nell’inseguirli, si è costretti a scendere a compromessi con la vita; così Soichi, suo malgrado, finisce per diventare il leader di una band death metal chiamata Detroit City Metal.
Una volta sul palco, però, il compassato ragazzo si trasforma: indossa una bionda parrucca, nasconde il volto dietro uno spesso strato di cerone e trucco, e diventa Johannes Krauser II… ovvero quanto di più differente ci possa essere dal carattere del protagonista.
Sboccato, irriverente, scorretto, nichilista… insomma il perfetto leader di una band heavy metal.
Il gruppo non tarderà a diventare famoso, con conseguenti dubbi esistenziali di Soichi che da un lato continua a rincorrere il sogno di diventare una star pop/melodica, e dall’altro lato non riesce ad abbandonare la nuova vita che gli sta dando fama e soldi.

Pubblicato in patria sulla rivista Young Animal, che ospita anche Berserk, il manga di Kiminori Wakasugi è cresciuto di popolarità fino a spodestare dal trono il noto manga di Kentaro Miura ed essere trasposto sia in anime che in un film live.
Il manga è strutturato in mini episodi autoconclusivi dalla struttura circolare: Soichi si lamenta della sua condizione e rincorre il sogno di cantante sdolcinato, poi accade qualcosa che lo obbliga a scontrarsi con il proprio alter ego o con quello che questo rappresenta, poi la situazione si risolve, nel bene o nel male, e si torna daccapo.
Se il canovaccio è ripetitivo e risulta simile a migliaia di altri manga, il punto di forza di Detroit Metal City è da ricercare nella maniera in cui ci viene mostrato il mondo dell’heavy metal e la cultura che gira intorno a tale fenomeno; Wakasugi calca talmente tanto la mano che supera la barriera del verosimile entrando nel puro grottesco e, se ci si lascia coinvolgere dal “gioco” ci si diverte da matti.

Questo è il primo volume, lo stile dell’autore è ancora da affinare e l’opera è relativamente giovane, ma se siete o siete stati nella vostra vita dei matallari fanatici, non potete esimervi dal leggere questo manga almeno una volta.


Cris Tridello
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