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Marvel Ominibus: Devil

Marvel Ominibus: DevilMarvel Omnibus: volumi di corposa foliazione di pagine, per riproporre in formato deluxe famosi cicli narrativi che hanno fatto la storia della casa editrice Marvel.

Il volume in questione è incentrato sulla celebrata run di Devil firmata da Frank Miller nei primi anni ’80: una lettura basilare tanto per i neofiti quanto per gli appassionati del genere superomistico e che, nonostante siano passati trent’anni, rimane ancora oggi un fumetto moderno ed avanguardistico nella sua innovazione e sperimentazione stilistica, nonché primo esempio di comics “cinematografico”.

I disegni dell’artista, talentuoso quanto acerbo, testimoniano la sua progressiva e costante evoluzione, unendo alle sue doti grafiche ed al suo segno sintetico una lucida ricerca di nuovi modi espressivi, attingendo molto dal cinema, ma anche dai manga giapponesi per ritmo, prospettive dei disegni ed uso di luce ed ombra.
A livello grafico, Miller trasforma Devil da supereroe sui generis a cupo vigilante urbano, immerso nel chiaroscuro della notte mal illuminata dai lampioni, con le architetture di New York che fungono da elemento pregnante di storie e vignette: Devil diventa parte della città, fondendo la sua fisicità con i vicoli, i cornicioni, i tetti, i gargoyles e le cisterne d’acqua anti-incendio; come un regista con la sua cinepresa, il disegnatore lo ritrae nei suoi slanci acrobatici da varie angolazioni ed in spettacolari pose da ginnasta.
Inoltre, grazie ad una lucida opera di decostruzione e ricostruzione delle singole tavole, Miller inaugura un nuovo approccio di scansione narrativa delle vignette, con inquadrature oblique ed un serrato contrasto di primi piani e campi lunghi: i suoi disegni acquistano così un grande dinamismo cinetico ed al tempo stesso un realismo effettivo che sbalordì i lettori e gli stessi addetti ai lavori.

Da un punto di vista concettuale, il Miller-sceneggiatore ha compiuto un notevole lavoro di scavo psicologico su Devil, riconcettualizzandone i poteri ma anche le debolezze: il vigilante cremisi diventa profondamente umano e tragico, convivendo con l’handicap fisico della sua cecità ed uscendo fuori dalla dimensione prettamente supereroistica per immergersi in un’atmosfera dark, con forti influenze da cinema noir ed hardboiled che resero il personaggio assolutamente innovativo e fuori dagli schemi per quei tempi, anticipando il percorso che in seguito l’autore compì con Sin City.

Numerosi sono i personaggi che Miller ha creato o reinventato in Daredevil e che hanno lasciato un profondo solco nella memoria collettiva del pubblico: in primis c’è Elektra, la prima bad girl della Marvel, ma anche il maestro Stick ed clan di ninja de La Mano; poi c’è Kingpin, che da pittoresco nemico di Spider-Man viene elevato a machiavellico e freddo signore del crimine di New York; oppure un Bullseye letale e psicotico, dotato dell’arte di trasformare qualsiasi cosa in un’arma, nonché alter-ego opposto allo stesso Devil, come due facce della stessa medaglia.

Concludendo, il Devil Marvel Ominibus è un acquisto imprescindibile per chi ama l’eroe e l’autore; un volume dall’ottima resa che lascia un po’ interdetti solo per l’alto prezzo, giustificato comunque dal corposo e lussuoso formato: l’edizione è molto robusta, con foliazione di oltre 800 pagine su carta lucida, costoletta, sovraccoperta e rilegatura a spago. Sul fronte dei contenuti abbiamo tutto il ciclo completo di Miller (34 episodi, dal n.158 al 161 e dal 163 al 191, compresa la storia "Matt Murdock, agente dello S.H.I.E.L.D." pubblicata sull’antologico What If n.28), oltre ad una discreta gallery di disegni, tavole originali e copertine, schede dei personaggi ed infine una lunga intervista a Miller ed al suo fidato inchiostratore Klaus Janson.


Paolo Pugliese
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