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David Murphy 911 1

David Murphy 911 1Quante volte la Signora in Giallo può capitare casualmente sul luogo del delitto? E per quanti film il protagonista di Die Hard può trovarsi fortuitamente nel momento giusto e al posto giusto?
Sono queste le domande che (giustamente) Roberto Recchioni poneva al pubblico lucchese durante la conferenza di presentazione della nuova serie italiana targata Panini.
Perché è fondamentalmente questa l’ispirazione nonché l’idea di base che muove la storia di David Murphy, tipico eroe causale che non vorrebbe avere niente a che fare con le disgrazie che affliggono lui e chi lo circonda..

Il primo numero, benché ricco di azione, serve quindi a rivelare perché la sfortuna che affligge il protagonista sia tutt’altro che casuale. Per far questo si rende necessario l’incontro/scontro con il detestato padre che aveva abbandonato lui e la madre da anni.
Il finale lascia intendere che oltre la sfortuna David debba affrontare ben più concreti personaggi ed organizzazioni che per il momento rimangono comunque nell’ombra.

Recchioni imbastisce un kolossal dichiaratamente ispirato ai serial TV statunitensi che, partendo da buone premesse, viene sviluppato in questo primo numero in modo fluido e convincente.
Matteo Cremona fa un lavoro davvero egregio alle matite, sia nelle sequenze full-action che su quelle meno movimentate, con uno stile dinamico e particolareggiato allo stesso tempo, e sfruttando la libertà di costruzione della tavola che è un carattere distintivo di questa collana.

Circa la confezione, a parte la bella copertina di Gabriele Dell’Otto, c’è da rilevare, eccettuata la presentazione iniziale, la totale assenza di rubriche o commenti. Sarà anche una consuetudine del fumetto popolare italiano nella cui scia David Murphy 911 ambisce ad inserirsi, ma aspettarsi qualche extra in più sarebbe stato lecito visto anche il notevole sforzo che l’editore ha impresso nel lancio di questa testata.

Buona partenza comunque per un fumetto consigliato non solo a chi è appassionato di fumetto italiano, ma anche a chi è meno abituato a questo formato di lettura, a patto che non siate per forza alla ricerca del capolavoro.


Andrea "Zio-P" Poli
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