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Annihilation Conquest 3

Annihilation Conquest 3Nel numero precedente ci veniva comunicato che la serie Nova era stata giudicata quale “miglior serie Marvel 2007” dal “prestigioso sito Ain’t it a cool news anche grazie agli episodi raccolti in questo volume.
Nei due episodi in questione, la squadra composta da Dan Abnett e Andy Lanning ai testi e Sean Chen, Scott Hanna e Brian Denham ai disegni porta avanti la versione Marvel di Guerre Stellari con Nova nei panni di Skywalker (uno a caso), Uni-mente nella parte della Forza, e la Phalanx a rappresentare il Lato Oscuro.
Beh, non proprio uguale, vista la partecipazione della Kree Kor-el ossia la nuova Jed… pardon, Nova, data la (temporanea?) possessione di Richard Rider da parte della Phalanx, nonché di Gamora e Drax anch’essi alle prese con l’odioso virus tecnorganico.

Effettivamente i due eventi Annihilation hanno trasformato il vecchio Nova “testa-di secchio” in un personaggio ben più importante e carismatico attraverso storylines intriganti. Però nello stesso tempo non si capisce cosa debba elevare questa serie al di sopra delle altre.
Per fare il paragone d’altronde, basta girare qualche pagina. L’albo ospita infatti anche una riuscita mini dedicata a Star-lord, personaggio rispolverato e messo a lucido per l’occasione.
“Messo a lucido” è un eufemismo, dato che a un Peter Quill ormai senza poteri viene affidato, sotto la supervisione Kree, uno scalcinato gruppo di detenuti per una missione suicida. Della partita fanno parte: uno dei Micronauti, una pericolosa Shi’ar, Mantis, Capitan Universo, un procione antropomorfo (Rocket Raccoon) e un gigantesco albero senziente.

Accompagnati dai dialoghi di Keith Giffen e dalla bravura di Timothy Green II ai disegni, la squadra di Star-lord avrà il suo bel da fare per sventare l’ulteriore espansione della Phalanx.
Se di Giffen è ben nota la capacità di gestire storie fantastiche e con interazione di più personaggi si rimane davvero stupiti quando ci si imbatte nelle tavole del giovane Green. Giustamente paragonato al grande Moebius, le prime pagine lasciano a bocca aperta: davvero riuscirà a tenere questo ritmo per tutta la mini? La risposta è no, però fa un lavoro davvero egregio lasciando intravedere grandi potenzialità per il futuro.

In definitiva, anche se non si può affermare a cuor leggero di aver letto la miglior serie Marvel, il giro di boa di Annihilation Conquest è effettivamente un albo che non fa rimpiangere l’acquisto.


Andrea "Zio-P" Poli
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