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Tezuka Secondo Me: una biografia d’autore

Tezuka Secondo Me: una biografia d’autoreIl 9 febbraio 1989, nel momento in cui si sparse la notizia della morte del “dio dei manga” Ozamu Tezuka, l’intero Giappone si ammutolì.
In molti non potevano credere che il creatore di Kimba il Leone Bianco, La Principessa Zaffiro, Astroboy, La storia dei tre Adolf, Metropolis e Black Jack potesse non esistere più.
Con la sua sterminata produzione, che comprende oltre 700 storie e un totale di circa 170.000 tavole prodotte, ha posto le fondamenta del manga moderno ed è stato un mentore per una miriade di autori, che grazie a lui hanno intrapreso la carriera di mangaka continuando a seguire la strada da lui tracciata ormai più di cinquant’anni fa.

Tra questi è da annoverare Takao Yaguchi autore conosciuto in Italia per SANPEI – ragazzo pescatore.
Appreso della morte di Tezuka, e sentendosi debitore nei suoi confronti, Yaguchi decide di convertire un progetto autobiografico, al quale stava lavorando al momento, in un sentito omaggio a colui che l’ha ispirato, che l’ha guidato e l’ha accompagnato per tutta la propria vita.
Ne nasce questo bellissimo volume, Tezuka Secondo Me: una biografia d’autore (in originale Boku no Tezuka Osamu), che non è, si badi bene, una biografia del più importante autore di fumetti nipponico; l’intenzione di Yaguchi, così come si evince dal titolo, e quella di omaggiare la figura del Maestro, interpretandola in maniera personale (rielaborandone anche i disegni), descrivendo ed esternando i sentimenti nutriti per il Maestro.
Nelle oltre 400 pagine del volume, l’autore ripercorre la propria vita dall’infanzia all’età adulta, e attraverso la sua storia personale è narrata la storia del Giappone e della nascita dei manga come li conosciamo oggi, attraverso aneddoti e digressioni temporali che ripercorrono oltre 20 anni di letture ed emozioni.

Pochi sono i difetti di quest’opera, dovuti al fatto che i cinque capitoli principali sono stati pensati per la pubblicazione a puntate su rivista; all'inizio di ognuno di essi, quindi, è riassunto quanto successo nelle pagine precedenti, spezzando il ritmo di lettura; inoltre, la natura autobiografica dell’opera manca di una sequenzialità vera e propria:  l’autore passa da un argomento all’altro, a volte senza soluzioni di continuità, creando, anche se di rado, un piccolo senso di disorientamento.
Tutto ciò però non scalfisce il valore complessivo del volume: Tezuka secondo me è un ottimo saggio a fumetti, ormai esauritissimo in patria e presentato in maniera egregia dalla Kappa Edizioni, che si avvale della traduzione di Laura Anselmino e della collaborazione di Yoshiko Watanabe, che con Tezuka lavorarono.

Un libro essenziale al termine del quale ogni lettore comprenderà l’importanza dell’opera e della persona di Tezuka, senza il quale la nostra generazione di lettori di fumetti ed appassionati di cartoni animati non sarebbe stata la stessa.



Cris Tridello
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