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Tokyo Style 1-2

Tokyo Style 1-2Tokyo Style è l'adattamento italiano dell'originale Hataraki-man, ovvero "Working man", titolo che forse rappresenta in maniera più esatta lo spirito della storia.
Ma proprio questo adattamento è esemplificativo di come con questa serie la Panini stia cercando di raggiungere un tipo di pubblico nuovo.
Questo è uno dei pochi Josei manga arrivati in Italia, storie dedicate ad un pubblico femminile maturo, che parlano di donne in carriera, vicende sul posto di lavoro e relazioni sentimentali tra adulti.
Qualcosa di più affine ai best seller di Sophia Kinsella che ai fumetti per ragazze, e proprio nel cercare di creare appeal per questo tipo di pubblico si possono inserire alcune scelte come l'adattamento del titolo, la grafica del volume o il numerare i balloon del primo episodio per abituare l'ipotetica lettrice, a digiuno di manga, a leggere da destra a sinistra.
Alcune scelte apprezzabili (come l'ampia sezione di note a fine volume), altre meno (vedi i balloon), che però meritano un plauso perché contraddistinguono l'attenzione della casa editrice a questa uscita atipica.

L'autrice è la stessa Moyoco Anno, moglie dell'Hideaki Anno creatore di Evangelion, che in Italia già si è vista con alcune opere come Happy Mania e Questo non è il mio corpo, che le hanno garantito una schiera di fan, ma soprattutto hanno dimostrato una certa impreparazione sul fumetto, dovuta ad uno stile di disegno abbozzato ed impreciso, e ad una narrazione lacunosa, poggiata solo su delle idee di base sui cui si è mostrata incapace di sviluppare una storia.

Tokyo Stile, in un certo senso, si rivela come il fumetto della maturità dell'autrice.
Lo stile di disegno si fa più personale, il tratto supera alcuni dei suoi punti deboli, mentre diventa cosciente di altri: pur mantenendo alcune mancanze, alla fine risulta espressivo ed azzeccato.
La serie vanta un ampio cast di personaggi, e la Anno riesce a caratterizzarli in maniera peculiare sia dal punto di vista grafico sia della personalità.
Proprio il lavoro sul personaggio è il fiore all'occhiello di questa serie. L'autrice riesce a creare una protagonista dall’indole sfaccettata nelle contraddizioni che la muovono, e per questo credibile.
Gli episodi mostrano il confronto tra il modo di vivere il lavoro da parte di Hiroko e quello dei suoi conoscenti e colleghi, attraverso avventure quotidiane in cui le sfide sono rispettare le consegne, inseguire lo scoop o lavorare con l’influenza.

Nonostante sussistano carenze dal punto di vista narrativo (c’è ancora la sensazione che manchi la polpa vera e propria negli episodi, che spesso si adagiano a rigirarsi sull’idea di fondo), quello che ne viene fuori è un quadro dell'ambiente di lavoro nipponico in cui comunque risultano degli elementi universali nei quali qualunque lettore potrà riconoscersi.

Tirando le somme, una lettura piacevole e originale capace di differenziarsi nell'ampio panorama dei manga.


Gianluca Reina
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