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La Morte di Flash

La Morte di FlashFlash: 1 Anno Dopo e questo volume costituiscono il ciclo pubblicato in America col titolo "The Flash: The Fastest Man Alive".  Come si è potuto apprendere nel primo albo citato, a vestire i panni del velocista scarlatto è ora Bart Allen, nipote del mitico Barry Allen, il primo supereroe della Silver Age.

Ha qui il suo epilogo la tormentata maturazione del giovane Bart che, abbandonati i panni prima di “Impulso” e poi di “Kid Flash”  deve ora affrontare la responsabilità più grande. Conscio ora del suo compito, felicemente innamorato, il giovane protagonista accetta il suo destino, lascia Keystone City per Los Angeles e si iscrive alla scuola di polizia, come il nonno Barry.
L’antagonista principale  in questi episodi è ancora Inerzia. Il clone malvagio di Bart del XXX secolo è l’artefice del ricongiungimento dei più famosi e famigerati nemici di Flash di sempre, Trickster, Il Pifferaio, Capitan Cold, Heat Wave, Abra Kadabra, Mirror Master e Weather Wizard, il gruppo di supercriminali noto brevemente come The Rogues, tradotto in italiano nell’afono I Nemici.
Ospiti d’onore della saga sono senza dubbio l’avversario storico Professor Zoom, l’anti-Flash e la nonna di Bart, Iris Allen, inconsueti alleati giunti dal futuro per cambiare il tragico corso degli eventi a cui sembra non poter sfuggire l’uomo più veloce del mondo.

Marc Guggenheim crea una buona trama, ben congeniata, e lascia trasparire i suoi passati da sceneggiatore televisivo per il ritmo incalzante e i rapidi cambiamenti di scena. La capacità di padroneggiare lo svolgimento degli eventi spicca sicuramente sul contenuto degli episodi, in sintonia con il livello medio del volume precedente. Il nuovo Flash è convincente e godibile, meno lo sono lo sviluppo e la soluzione del capitolo conclusivo, che non lasciano trasparire un grande impeto creativo. Lo spazio complessivo dedicato a Zoom o agli altri nemici storici di Flash è marginale, i caratteri sono a malapena abbozzati, per concentrarsi sull’avversario con minori potenzialità espressive di tutti, Inerzia.

La qualità dei disegni di tutti e 5 gli episodi è buona e, se proprio è necessario esprimere qualche preferenza, si possono evidenziare il tratto più deciso ed espressivo di Paco Diaz (che firma il secondo episodio) o quello più morbido e classico di Tony Daniel (che raffigura gli ultimi tre).
Eccellenti le copertine originali del grande Ethan Van Sciver e ancora di Tony Daniel.



Francesco Borgoglio
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