Menu

The Stardust Kid 1

The Stardust Kid 1Dodici anni. L’età in cui i ragazzi diventano un po’ matti.
Così la pensa la madre di Cody riguardo all’adolescenza.
Suo figlio sta crescendo e si sta allontanando, complice anche il nuovo amico Paul Brightfield.
Anche Alana, miglior amica del ragazzo, si accorge che sta cambiando.
Prima erano vicini, come fossero fratello e sorella, ora Cody inventa scuse per non vederla.
E nemmeno lei vede di buon occhio Paul…
Il misterioso giovane, apparso da un giorno all’altro, nasconde in effetti un segreto, che si perde nella notte dei tempi, ma per Paul è solo l’inizio dei cambiamenti…

La prima cosa che sorprende, leggendo The Stardust Kid, è la quantità di testo contenuto in ogni tavola. Andando contro corrente rispetto ad una tendenza moderna che sembra volere i contenuti e le didascalie ridotti al minimo necessario, J.M. DeMatteis, a metà tra J.K. RowlingNeil Gaiman, scrive una prosa scorrevole e delicata, ma anche frizzante, con la quale racconta una storia per tutte le età.
La trama di questo romanzo per immagini si dipana su più piani di lettura che vanno oltre la storia fantastica e il mito di un mondo soprannaturale che si interseca con quello reale.
La vicenda di questo novello Peter Pan al contrario, che invece di Wendy nel suo Kensington Garden  incontra un ragazzo che ha paura di crescere, ha dietro di sé tutto il trauma dei dolori della crescita, del passaggio dall’infanzia all’adolescenza, ponte verso l’età adulta.
Paul risulta cambiato agli occhi della madre e dell’amica, che temono di perderlo, ma in realtà è il primo a non volere cambiare, a desiderare che le cose restino come sono.

Come già detto, questo primo albo è “pregno”, non solo per il testo, ma per la quantità di informazioni che vengono date al lettore, che si trova , nel giro di poche pagine, a scoprire non solo le favolose leggende ideate per l’occasione, ma anche tutte tutto il cast di personaggi che J.M. DeMatteis tratteggia con perfezione, in alcuni casi anche con poche parole.

Ai disegni, il tratto di Mike Ploog potrebbe risultare di primo acchito datato.
Però mentre si va avanti ci si rende conto che è assolutamente funzionale al tipo di storia, riesce a risultare non invasivo nei confronti del testo e adatto ad esprimere personalità e stati d’animo dei personaggi attraverso il loro linguaggio del corpo.
È inoltre fantasioso e creativo nel caratterizzare il lato più favolistico della storia, dipingendo scenari irreali e creature fantastiche.

Figlio a fumetti dei grandi romanzi per l’infanzia, questo The Stardust Kid è una lettura assolutamente da non perdere che potrà piacere ai lettori di tutte le età, da quelli più smaliziati a quelli che non si avvicinano per la prima volta ai comics.


Gianluca Reina
Torna in alto