Menu

Poor Bastard

Poor BastardIl "povero bastardo" protagonista di questo volume ha un approccio decisamente difficile alla sfera sessuale. E dato che il suo chiodo fisso nella vita è proprio il sesso, possiamo ben dire che è la sua intera vita ad essere piuttosto incasinata.
Ma andiamo con ordine: Joe è un giovane disegnatore di fumetti undeground dai quali ricava pochi dollari, ha pochissimi amici e una vita sociale di un urside. È un nerd scontroso, insicuro ed egoista. Fortunatamente (e inspiegabilmente) ha accanto a lui una brava ragazza, Trish, con cui convive e che lo sprona ripetutamente ad essere più attivo.

Joe, d’altronde, è di tutt’altro avviso e gli unici momenti in cui riesce a stare bene con la sua ragazza sono quelli, manco a dirlo, riguardanti il sesso. Tutti gli altri vengono passati, in successione casuale, a litigare, disprezzarsi e ignorarsi, mentre il protagonista addirittura si infatua di una collega della sua compagna. Nonostante gli sforzi di Trish, Joe finirà per rompere con lei e perderla definitivamente; da quel momento inizieranno i suoi guai.
Se infatti in un primo momento la perdita non gli apparirà così grave, con il tempo la mancanza si farà sentire, rafforzata dal fatto che i vari tentativi di trovare un’altra ragazza avranno esiti tragicomici.
Tutto ciò mentre il resto della vita di Joe prosegue mestamente, insieme ai fumetti da lui prodotti.
Eh già: i fumetti.

Perché il Joe protagonista della storia altri non è che Joe Matt, l’autore della storia stessa.
In uno dei più riusciti esempi di autobiografia “in corso d’opera”, Matt non fa che descrivere la sua vita, probabilmente (quantomeno lo speriamo per lui) gonfiando i suoi difetti e rendendo grottesche le vicende che vive. Eppure sempre di vita vissuta si tratta, tanto che, quando la gente che gli sta intorno legge i suoi fumetti e ci si ritrova disegnata dentro (insieme ai fatti propri), nel migliore dei casi storce il naso, nel peggiore dà di matto. E così, in un circolo senza soluzione di continuità, la vita di Matt ispira il fumetto di Joe, e il fumetto di Joe cambia la vita a Matt.

Ma a differenza dei molti per cui la privacy sembra essere un valore da difendere, questa non lo è certamente per l’autore il quale, con un tratto che mischia influenze che spaziano da Robert Crumb a Peter Bagge, ci descrive le sue manie e la sua vita intima nei più piccoli particolari.
Solo per questo motivo, al “povero bastardo” andrebbe almeno concessa una chance.


Andrea "Zio-P" Poli
Torna in alto