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Quebrada - La Città delle Maschere

Quebrada - la città delle maschereNata circa negli anni ‘30, la Lucha Libre, versione Messicana del Wrestling professionistico, ha raggiunto una certa popolarità anche in Italia, grazie a lottatori come Eddie Guerrero e Ray Mysterio Jr., nati come Luchadores messicani ed entrati poi nella statunitense WWE, che li ha fatti conoscere in tutto il mondo.
Nella Lucha Libre molti lottatori hanno delle maschere dalle caratteristiche simili in quanto a fattezza; l’identità dell’atleta dietro la maschera è tenuta il più possibile segreta, in modo da creare un alone di mistero e mitizzare non tanto l’uomo ma quello che lui rappresenta in quel momento sul ring.
Lo smascheramento è considerato un grandissimo disonore, tanto che gli incontri che mettono in palio le maschere dei lottatori, nascondono accordi economici stratosferici; chi perde la maschera perde, di fatto, la sua identità, e tutto quello che essa rappresenta di fronte al pubblico.

Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli, attraversato il confine statunitense durante una pausa dalla San Diego Comic-Con del 1998, assistettero ad un incontro di quest’affascinante disciplina, in una balera di Tijuana, allestita per l’occasione.
Rimasti abbagliati più dall’ambiente che circondava l’evento che dall’incontro in sé, iniziarono a pensare a dei racconti ambientati nel mondo della Lucha Libre.
Insieme allo staff di Innocent Victim di allora, nel 1999 diedero alla luce il primo volume di Quebrada, dal titolo "Ogni uomo per se stesso".
Il resto è storia!

Storia che ora è stata interamente raccolta in questo volume, Quebrada – La Città delle Maschere, di EdizioniBD, che, oltre al già menzionato primo racconto, raccoglie anche "Il colore della passione", pubblicato nel 2000; le vecchie storie sono state riadattate per l’occasione, in modo da essere lette come testo unico; ad esse sono stati aggiunte anche due racconti inediti che chiudono il volume.
La storyline "Ogni uomo per se stesso" si sviluppa nei primi capitoli, ognuno dei quali introduce un differente luchador al lettore, spiegandone i motivi che lo porteranno a scontrarsi con gli altri nell’incontro del sesto capitolo.
"Il colore della passione", introdotta in modo egregio dall’episodio "Silencio", si concentra invece quasi unicamente su Pasiòn e, pur essendo accomunata dalle precedenti per ambientazione e temi, vira verso la criminal story più nera, dove i luchadores sono membri di organizzazioni criminali.

Casali e tutti i disegnatori di Quebrada – La Città delle Maschere hanno creato un mondo solido ed appassionante che, in questi dieci anni, è cresciuto in notorietà raggiungendo anche l’America.
I vari disegnatori che si alternano nel raccontare le storie dei luchadores fanno tutti un ottimo lavoro: il tratto secco, con bianchi e neri netti, ed i colori caldi delle pagine iniziali e delle ultime due storie, rendono palpabile la fatica, la sporcizia, il sangue ed il sudore di cui l’ambientazione è intrisa.
Il bianco, nero e rosso degli episodi centrali fanno di Pasiòn un personaggio quasi etereo, passionale come il nome che porta, e forte come il contrasto che crea quando appare.

In chiusura del volume, un lungo articolo in cui Casali stesso ci racconta la storia editoriale ed artistica di Quebrada, dalla sua nascita ad oggi, il tutto arricchito con foto, illustrazioni e schizzi, e capiamo che la passione messa in questo lavoro non è diminuita. È l’autore stesso poi a dirci che si augura che questo volume, più che un punto d’arrivo, sia la partenza per nuove e future storie.



Cris Tridello
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