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Le leggende di Batman 8-9: Famiglia

Le leggende di Batman 8-9: FamigliaNegli ultimi due volumi de Le Leggende di Batman, Planeta DeAgostini pubblica la miniserie Batman: Family, risalente al 2002.
In questa storia, John Francis Moore ci racconta di come una organizzazione criminale denominata "la Rete" si incunei a poco a poco in tutto il sistema economico e di potere di Gotham City, fino ad arrivare a un passo dalla rovina della città. Come è ovvio, sarà compito di Batman sventare i loro piani. Ma per fare ciò, questa volta, dovrà servirsi di tutto l’aiuto che gli altri eroi di Gotham potranno offrirgli. Dovrà così apprezzare il supporto di Robin, Nightwing, Batwoman, Oracolo, la Cacciatrice e altri: vale a dire la cosiddetta "Batman Family".

In effetti, più che una vera e propria storia di Batman, in questo caso si tratta di una vicenda corale. Come da titolo, il fulcro tematico è la famiglia, intesa nelle sue molteplici sfumature: da quella più “normale” dei legami di sangue, a quella più informale dei rapporti di reciprocità indipendenti dalla parentela, fino alla concezione più "negativa", che vede al centro vincoli di fedeltà e dipendenza.
Riguardo la trama, pur configurandola come un’indagine, Moore lascia che per il lettore i "misteri" siano di fatto tutti alla luce del sole: la struttura della narrazione consiste infatti in un chiaro punto di partenza da cui si diramano vari fili, che saranno poi ricomposti da Batman e compagni nella risoluzione del caso.

Nonostante i presupposti, dalla tematica alla struttura dell’intreccio, siano buoni, bisogna tuttavia riconoscere che il risultato finale manca sensibilmente il bersaglio. La narrazione appare frettolosa e poco approfondita, messa in difficoltà anche dalla necessità di gestire una pletora di personaggi che, per questo, non ricevono la giusta attenzione in quanto a caratterizzazione. Anche dal punto di vista dell’approfondimento tematico, seppure la famiglia, come si diceva, sia un riferimento continuo nelle sue varianti, non si ha tuttavia un discorso organico e riconoscibile, salvo nel finale quasi scontato.

Dal punto di vista dei disegni, Rick Hoberg e Stefano Gaudiano offrono una performance discreta, ma tutt’altro che eccezionale. In conclusione, una storia che, giocandosi una buona base di partenza, non riesce a essere nulla più di un veloce intrattenimento facilmente sostituibile.


Valerio Coppola
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