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Wonder Woman: Un anno dopo

Wonder Woman: Un anno dopoLe sue azioni più recenti ne hanno fatto un’eroina problematica e controversa. Dopo aver assassinato Maxwell Lord in Superman: Sacrifico, Diana si è autoimposta un esilio di un anno, una lunga pausa di riflessione per meditare sulla bontà di certe scelte, sul ruolo effettivo che Wonder Woman può ancora svolgere sulla Terra. E soprattutto per decidere se tornare a indossarne i panni, ora che una squadra di supercriminali sembra essere sulle sue tracce.

È con un certo ritardo che giunge anche in Italia questo primo travagliato ciclo post-Crisi infinita, raccolto in un volume unico che ci risparmia le lunghe attese dovute alla discontinuità delle uscite americane.

In Wonder Woman: Un anno dopo, Allan Heinberg rilancia il personaggio attraverso una formula classica ma non per questo meno appassionante, mettendo in scena situazioni capaci di coniugare i diversi aspetti di Wonder Woman: mitologico, supereroistico, umano. Tre diverse prospettive che hanno contribuito a farne uno dei volti più noti del fumetto mondiale, e che Heinberg riesce a miscelare con equilibrio e leggerezza anche grazie al tratto pulito e chiaro di Terry Dodson.

Chiude, un Gary Frank non troppo brillante che svilisce in parte la femminilità dei personaggi, lusso che in questa serie non ci si dovrebbe permettere.



Simone Celli
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