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Il Mostro di Firenze

Il Mostro di Firenze Trent'anni di indagini, una serie infinita di pubblicazioni, speciali televisivi, curiosità. Il "mostro" fiorentino è stato protagonista indiscusso della cronaca nera italiana di fine secolo, un vero e proprio mostro di gossip.
Liri Trevisanello riprende in mano con coraggio una matassa intricatissima e piuttosto spessa, fatta di avvenimenti, congetture, indagini infinite; e prova a sviscerare in maniera esaustiva questa pagina tragica, per certi versi bislacca, della storia d'Italia.
Il risultato è un buon esempio di giornalismo a fumetti, che tuttavia non raggiunge l'eccellenza: la sceneggiatura è articolata e obiettiva al punto giusto, e la Trevisanello ha il merito di non scadere mai nel morboso, ma spesso si ha la sensazione che la storia proceda a "balzi", dimostrandosi un po' singhiozzante e poco fluida.
D'altronde, condensare trent'anni di avvenimenti in un centinaio di pagine è impresa ardua, forse impossibile.

Anche i disegni di Erika De Pieri, seppur morbidi ed espressivi, presentano qualche ingenuità a livello di storytelling, in particolare nella composizione della pagina e nella sequenzialità delle vignette, che a volte risulta ostica da decifrare.
La sensazione è che la De Pieri sia un'ottima illustratrice – alcune pagine sono davvero evocative e d'effetto, una su tutte quella che ritrae la morte di Pacciani – ma sia ancora un po' acerba nella costruzione sequenziale delle immagini, che fa del fumetto un medium a sè.
Eppure le sue mezze tinte donano un tocco di delicato surrealismo al volume: quegli omini bianchi, neri e grigi, levigati, ostentano orgogliosi l'appartenenza a quegli anni ormai lontani e quasi dimenticati.

Pur con queste riserve, il risultato non è affatto scarso; è anzi un ottimo punto di partenza per chi volesse informarsi sull'argomento, considerando anche l'interessante cronistoria e l'ampio apparato redazionale in chiusura di volume.

BeccoGiallo è un bel laboratorio. Diamogli il tempo di crescere.


Luca Baboni
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