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Midnight Nation 1-2

Midnight Nation 1-2Durante un’indagine in un caso d’omicidio, David Gray, detective della polizia di Los Angeles, si imbatte in qualcosa di innaturale che, dopo una lotta impari, lo lascia in fin di vita.
Si risveglierà in un mondo simile, eppure molto diverso da quello che conosce, popolato da tutti quegli emarginati che noi, solitamente, non possiamo/vogliamo vedere.
Accompagnato da Laurel, sua guida e, forse, futura assassina, dovrà compiere un lungo percorso, a piedi, da Los Angeles a New York.
Dovrà recuperare la propria anima rubata, prima di trasformarsi in una delle creature che tormentano lui e tutti gli abitanti di quel mondo parallelo.

Midnight Nation nasce, nella mente di Straczynski, quasi trent’anni fa.
Dopo aver abbandonato una vita che non faceva più per lui, l’autore si trovò solo, senza nessuno al quale chiedere aiuto e senza sapere cosa fare in futuro; cominciò a vagare per i sobborghi di L.A. alla disperata ricerca di qualcosa che sembrava non arrivare mai.
L’autore, superato quel momento e avendo trovato una risposta alle proprie domande di allora, ha metabolizzato tutti i sentimenti provati, e li ha trasformati in una sceneggiatura dove gli emarginati, il lungo cammino e la ricerca di qualcosa di perduto, sono punti cardine.

La storia parte come una detective-story, poi diventa un’avventura on the road surreale, che molto ricorda opere come “NessunDove” di Gaiman o “Cabal” di Clive Barker.
Il lungo cammino di Dadid e Laurel offrirà l’occasione ai due protagonisti di conoscersi meglio, di rimediare a torti fatti o subiti e di avere molti incontri, alcuni amichevoli, altri ostili.
Straczinsky si stacca dall’usuale tema supereroistico e ci dona una storia intensa ed appassionante che migliora di pagina in pagina, grazie anche agli ottimi disegni di un Gary Frank in piena forma.

Panini Comics già aveva pubblicato i singoli numeri della miniserie nel defunto “Witchblade Magazine”; l’edizione in doppio volume rende la storia più fruibile, e l’illuminante postfazione di Straczynski, presente alla fine del secondo volume, fa venir voglia di rileggere tutto dall’inizio con l’ottica autobiografica dell’autore.

Unitevi a David e Laurel e camminate al loro fianco, vedrete che sarà uno di quei viaggi da ricordare.


Cris Tridello
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