Johnny Double
- Scritto da Redazione Comicus
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Johnny Double (Planeta DeAgostini, 104 pagine a colori, brossurato, € 8,50) testi di Brian Azzarello, disegni di Eduardo Risso
La premiata ditta Brian Azzarello/Eduardo Risso torna a deliziare i lettori italiani con la sua prima collaborazione, una miniserie risalente ad alcuni anni fa sulle cui pagine s'intuiscono già i prodromi e le atmosfere che caratterizzeranno il loro successivo capolavoro, 100 Proiettili.
La storia scorre senza intoppi, tra sporchi vicoli dei bassi fondi della città e luridi bar nei quali incontrare il ricco campionario della fauna locale. Sulla testa del protagonista, Johnny Double, un detective privato alla Marlowe rivisitato in chiave moderna, aleggia minaccioso un senso d'inevitabile e imminente tragedia la quale si concretizza, manco a dirlo, nelle forme sensuali della bella e giovane Faith e in un sacco di soldi rubati che scottano.
Johnny Double ha tutte le carte in regola per essere un ottimo noir: la giusta quantità di sangue, l’esatto numero di pallottole, una trama ben congeniata dove la distinzione tra buoni e cattivi è fine a sé stessa, e una serie di personaggi in costante evoluzione lungo lo spettrogramma della moralità.
Menzione a parte meritano i dialoghi, particolarmente efficaci e colorati, e soprattutto la traduzione di Cinzia Negherbon.
Purtroppo, come spesso accade in molti buoni fumetti, la conclusione scende un po’ di tono. Azzarello ricorre al cliché del monologo da parte del protagonista che parla da solo mentre beve birra al bancone di un bar-baracca sulla spiaggia di una qualche località esotica, spiegando come sono andate veramente le cose.
Alla fine della storia c’è solo un vincitore che si aggiudica la posta in gioco e, contro ogni pronostico, o forse in modo perfettamente coerente con il tipo personaggio, non è Johnny. Perché Johnny è un perdente, un uomo, un eroe. Perché Johnny la sua partita l’ha già vinta.
Ci piace? Accendetevi una paglia, stappatevi una Schlotz e godetevi lo spettacolo.
La premiata ditta Brian Azzarello/Eduardo Risso torna a deliziare i lettori italiani con la sua prima collaborazione, una miniserie risalente ad alcuni anni fa sulle cui pagine s'intuiscono già i prodromi e le atmosfere che caratterizzeranno il loro successivo capolavoro, 100 Proiettili. La storia scorre senza intoppi, tra sporchi vicoli dei bassi fondi della città e luridi bar nei quali incontrare il ricco campionario della fauna locale. Sulla testa del protagonista, Johnny Double, un detective privato alla Marlowe rivisitato in chiave moderna, aleggia minaccioso un senso d'inevitabile e imminente tragedia la quale si concretizza, manco a dirlo, nelle forme sensuali della bella e giovane Faith e in un sacco di soldi rubati che scottano.
Johnny Double ha tutte le carte in regola per essere un ottimo noir: la giusta quantità di sangue, l’esatto numero di pallottole, una trama ben congeniata dove la distinzione tra buoni e cattivi è fine a sé stessa, e una serie di personaggi in costante evoluzione lungo lo spettrogramma della moralità.
Menzione a parte meritano i dialoghi, particolarmente efficaci e colorati, e soprattutto la traduzione di Cinzia Negherbon.
Purtroppo, come spesso accade in molti buoni fumetti, la conclusione scende un po’ di tono. Azzarello ricorre al cliché del monologo da parte del protagonista che parla da solo mentre beve birra al bancone di un bar-baracca sulla spiaggia di una qualche località esotica, spiegando come sono andate veramente le cose.
Alla fine della storia c’è solo un vincitore che si aggiudica la posta in gioco e, contro ogni pronostico, o forse in modo perfettamente coerente con il tipo personaggio, non è Johnny. Perché Johnny è un perdente, un uomo, un eroe. Perché Johnny la sua partita l’ha già vinta.
Ci piace? Accendetevi una paglia, stappatevi una Schlotz e godetevi lo spettacolo.
Matteo Mezzanotte
