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City of Tomorrow

City of Tomorrow (Magic Press, 144 pagine a colori, brossurato, € 11,50) testi e disegni di Howard Chaykin

City of TomorrowHoward Chaykin si è sempre distinto all’interno del panorama fumettistico d’oltreoceano come uno degli autori più controversi e propensi a trattare tematiche difficili o comunque scomode. Per nostra fortuna,lo ha sempre fatto senza perdere di vista il lato artistico dei suoi lavori.

L’autore di American Flagg! ha comunque uno stile grafico e narrativo molto particolare e di certo non ecumenico, e in questa sua ultima opera non sembra affatto smentirsi.

L’idea alla base di City of Tomorrow è interessante benché non particolarmente originale, un mix di fantascienza e temi sociali in un futuro sempre più cupo in cui gli umani hanno ormai ceduto il passo agli androidi. Questi ultimi si sono evoluti interessandosi progressivamente anche alle attività illecite prima ad appannaggio dei “riproduttori” (come vengono chiamati gli umani), una su tutte la prostituzione, ora affidata ovviamente ad avvenenti ragazze-robot.

In questo desolante panorama, costellato da corruzione, intrighi politici e finanziari, fa il ritorno in scena dopo anni di autoesilio Tucker Foyle, figlio dell’inventore di Columbia, la città utopica che poi si è rivelata un disastro sociale. Ma Tucker non è esattamente il figlio prodigo mosso da pure intenzioni. Ci sono conti da saldare, con la famiglia, con la legge, con i criminali e la scia di cadaveri che si lascerà dietro lungo il suo cammino sarà molto lunga. Al suo fianco una delle prostitute robot, Ash, particolarmente sveglia e intraprendente… in tutti i sensi.

A Chaykin dobbiamo riconoscere il merito di alcune trovate interessanti (tra cui le prostitute androidi o i nanorobot a cui viene affidato il compito di edificare la città perfetta, Columbia) e di una costruzione delle tavole sempre intelligente e innovativa. A volte però rimane quel senso di mancanza di coesione tra immagini e testi che rende quest’opera una delle meno riuscite dell’autore.

La chicca, per i maschietti: smettete di guardare dove punta la freccia della scollatura dell’abito di Ash!

Ci piace? Così così…



Matteo Mezzanotte
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