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100% Marvel Best - Devil: Diavolo Custode

100% Marvel Best - Devil: Diavolo Custode (Panini Comics, brossurato, 208 pagine a colori, € 13,00 ) testi di Kevin Smith e disegni di Joe Quesada.

100% Marvel Best - Devil: Diavolo CustodeMarvel Italia ci propone in un’unica soluzione il ciclo che segnò l’ingresso di Devil nella collana Marvel Knights e che vide all’opera in qualità di scrittore Kevin Smith (vulcanico regista di "Clerks" e "Generation X", fra gli altri, e poi autore di fumetti tra cui Green Arrow).
Smith, affiancato dal duo Joe Quesada/Jimmy Palmiotti, dimostra di sapersi muovere bene nelle atmosfere metropolitano-supereroistiche, anche se in certi casi non riesce ad arginare il suo essere prolisso e calca un po' troppo la mano su alcuni cliché letterari-religiosi come la morale, la fede, la caduta, la perdizione psico-fisica, la venuta di un nuovo salvatore o la lotta inferno-paradiso.

Bisogna comunque riconoscere all'autore il merito di aver fissato alcuni punti fondamentali nella futura storia di Devil, a partire dalla morte di Karen Page, fino al primo passo per la costituzione della Nelson&Murdock, denotando fra l'altro una profonda conoscenza del personaggio.
Il Devil che viene qui ritratto è prima "uomo" che "supereroe", preda di una crisi che non è solo religiosa ma che investe tutto il suo essere, i suoi affetti, la sua salute fisica e mentale. Il ritratto offertoci da Smith provoca compassione nel lettore e un senso di partecipazione in una vicenda che assume tinte sempre più fosche a mano a mano che si procede con la lettura.
Il regista di Clerks intreccia una trama molto (forse troppo) complessa, inserendovi elementi interessanti e tutti apparentemente privi di qualsiasi collegamento: l’identità di Devil a rischio, Karen che scopre di essere sieropositiva, Foggy che viene accusato di omicidio e una sedicenne che consegna a Matt il suo neonato presentandolo come il nuovo salvatore degli uomini…

Visti questi presupposti, ci si sarebbe aspettati una soluzione della vicenda altrettanto complessa. Tutto però scade nell’ultimo capitolo, in quello che sarebbe stato un perfetto atto terzo di questa tragedia e che invece ha l’effetto di ridimensionare un po’ tutta la vicenda. Kevin Smith mette le mani avanti e, attraverso il cattivo di turno, ci avverte furbescamente che «Questa è la mia spiegazione, caro ascoltatore - il che significa che sarà lenta e approfondita. Quindi se stai cercando azione, mi spiace per te». E infatti questo capitolo conclusivo, tutto spiegazione e niente azione o dialogo, è davvero molto pesante rispetto ai precedenti. L’intera vicenda insomma si risolve in poche pagine, in modo un po’ troppo brusco e superficiale, con il solito criminale di serie B, qui malato terminale, che vuole diventare protagonista almeno nelle sue ore finali e per farlo decide di distruggere la vita di Devil.

Nota positiva: un ispirato Quesada che cesella meticolosamente ogni tavola anche se (nota negativa) quegli occhiali alla John Lennon poteva risparmiarseli.
Di sicuro un buon prodotto, ma che sfrutta solo parzialmente le sue (molte) potenzialità.

Ci piace? Così così...



Matteo Mezzanotte
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