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Criminali Uniti

Criminali Uniti (Planeta DeAgostini, brossurato, 160 pagine a colori, € 11,95) testi di Gail Simone, disegni di Dale Eaglesham e Val Semeiks – raccoglie i numeri 1-6 della miniserie Villains United pubblicata in originale da DC Comics

Criminali UnitiCon il volume Criminali Uniti prosegue la marcia di avvicinamento verso Crisi Infinita, il mega-crossover che ha stravolto il DC Universe nel 2005.
Il volume si collega a Countdown e a Crisi Infinita e viaggia parallelamente sia ai volumi già pubblicati Il Giorno della Vendetta e La guerra Rann-Thanagar che al successivo Progetto OMAC.

In Criminali Uniti seguiamo le macchinazioni della Società, un’organizzazione capeggiata da Lex Luthor insieme a “colleghi” quali Black Adam, Deathstroke, Talia Head, Calculator e Dr. Psycho.
La Società è impegnata in un’operazione di reclutamento di villains su scala globale al fine di mettere assieme un esercito che contrasti gli eroi ed in particolare la JLA, colpevole di aver operato negli anni vere e proprie lobotomie psichiche e cancellazioni di memoria ai danni dei criminali.

Il reclutamento sembra non avere ostacoli fino a che alla Società si oppone non un gruppo di eroi bensì un eterogeneo gruppo di criminali di serie B, I segreti sei, guidati (e nella maggior parte dei casi ricattati) dall’enigmatico Mockingbird la cui identità e motivazioni vengono svelate solo alla fine della storia.

Questo bizzarro aggregato di antieroi è composto da Scandal, Deadshot, Cheshire, Parademone e Ragdoll, ai quali si aggiunge un rigenerato Cat-Man.

Andare in sei contro un esercito sembra un suicidio, ma Mockingbird sembra avere le risorse e la determinazione per ostacolare la Società anche a costo di sacrificare alcune delle sue pedine, le quali, a loro volta, fanno di tutto per salvare la pelle in questa intricata situazione.

La storia, ma soprattutto l’idea di base che la sorregge, ossia il fatto che la distinzione tra eroi e criminali sia diventata sempre più sfumata, è interessante. I disegni di Dale Eaglesham danno alla serie l’originalità che invece manca all’unico episodio disegnato dall’onesto Val Semeiks.

Il rapporto qualità/prezzo del volume è quindi decisamente buono, mentre restano perplessità sulla necessità di tradurre in italiano i vari nomi originali e soprattutto di proporre questa miniserie e le altre tre già citate in volumi autoconclusivi pubblicati a distanza l’uno dall’altro, quando una pubblicazione di tali serie in un apposito mensile avrebbe potuto aumentare l’hype e la curiosità verso Crisi Infinita così come accaduto negli States.


Andrea "Zio-P" Poli
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