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Crisi Infinita 4

Crisi Infinita 4 (Planeta DeAgostini, spillato, 128 pagine a colori, € 5,50) testi di Geoff Johns, Gail Simone e Marv Wolfman, disegni di Phil Jimenez, George Pérez, Ivan Reis, Joe Bennet, Dale Eaglesham e Dan Jurgens
Tratto da “Infinite Crisis” 7, “Villains United Infinite Crisis Special” 1, “Infinite Crisis Secret Files & Origins” 1 pubblicati in originale da DC Comics

Crisi Infinita 4Con il numero 4 di Crisi Infinita cala il sipario sul più grande crossover dell’universo DC dai tempi dell’ormai leggendario Crisi sulle Terre Infinite. Ma se nei primi numeri l’affinità tra i due eventi non era così chiara, adesso sappiamo che il legame è più profondo: non tutti gli eroi delle varie terre parallele che si sono sacrificati durante Crisis On Infinite Earths sono effettivamente morti. Alcuni, all’insaputa di tutti, sono ancora vivi in una sorta di limbo ed adesso vogliono la terra indietro. Un bel problema quando i loro nomi sono Superman, Superboy e Lex Luthor!

La prima storia pubblicata vede ritornare in campo i Segreti Sei, contrapposti ancora una volta alla Società capeggiata da quello che adesso sappiamo essere un falso Lex Luthor. Ma se nella miniserie Criminali Uniti le fila delle azioni di Cat Man e soci erano tirate dal misterioso Mockingbird, ossia il vero Lex Luthor, adesso i Segreti Sei hanno mani libere e possono scegliere autonomamente da che parte stare. Il protagonista della storia è comunque la Società, che scatena l’inferno sulla terra liberando quanti più criminali possibili dalle fortezze in cui erano prigionieri. La resistenza, coordinata da Oracolo, non ha vita facile anche perché i “pezzi grossi” sono da tutt’altra parte e le seconde linee vanno ben presto in difficoltà. Come se non bastasse la Società tira fuori il suo asso nella manica: Doomsday, l’essere che ha ucciso Superman!

Proprio con la “resa dei conti” in quel di Metropolis inizia la seconda storia, l’ultimo capitolo di Crisi Infinita. Quando la situazione sembra volgere al drammatico ecco arrivare la cavalleria. “L’altro” Superman si è convinto di aver lottato dalla parte sbagliata, e adesso si allea con il “nostro” Superman e con gli eroi di questa terra a lui aliena.
Con due Superman si potrebbe pensare di aver vita facile su ogni avversario, ma bisogna fare i conti, oltre che con il Lex Luthor di Terra 3, con un Superboy scatenato, pronto a distruggere tutto e tutti e che fa veramente paura dalla prima vignetta in cui appare fino all’ultima.

L’ultima storia, scritta da Marv Wolfman in una sorta di chiusura del cerchio con l’originale Crisis, ci mostra la vita degli eroi “paralleli” e di Lois Lane durante la loro permanenza nel limbo, e le macchinazioni del Lex Luthor alternativo che hanno portato ai vari antefatti della Crisi Infinita, rivelando come sia proprio lui la vera mente dietro a tutto ciò che è accaduto negli ultimi mesi.

L’accoppiata Simone-Eaglesham non delude nella continuazione di Criminali Uniti, lasciando in dote un gruppo di anti-eroi che non può restare indifferente al pubblico.
L’epilogo di Crisi Infinita è ovviamente un must; Geoff Johns dimostra di saper gestire eventi importanti e decisamente complessi non solo concludendoli degnamente, ma piantando anche i semi per il futuro. Da questa saga nascono infatti i progetti editoriali 52 e 1 anno dopo, che servono a tenere tonico tutto il DCU nel momento in cui la Marvel risponde con Civil War. Lo stesso Superboy è un villain di prima grandezza che rivedremo sicuramente in futuro. Se si vuole trovare un difetto, probabilmente la DC ha messo troppa carne al fuoco dal Countdown a Crisi Infinita stessa, generando una molteplicità di storylines non del tutto sfruttate poi dalla miniserie portante.
Ai disegni Phil Jimenez si incontra e si confronta con George Pérez con ottimi risultati, nonostante alcune tavole sembrino aggiunte in un secondo momento e neanche da lui disegnate. Jim Lee dà il suo contributo alla copertina interna.
Importante anche l’ultima storia, anche se non sarebbe stato un delitto metterla per prima, con i disegni dell’ormai classico Dan Jurgens.

Per quanto riguarda l’edizione italiana, anche se alla Planeta DeAgostini bisogna dare il merito di aver riportato il mondo DC nelle edicole con uno sforzo non indifferente, sinceramente non condivido questa voracità editoriale. Infinite Crisis in USA è un evento che, dal Countdown fino all’ultimo numero della miniserie portante, ha tenuto col fiato sospeso i lettori per più di un anno sviluppando intorno a sé un’euforia per i prodotti DC come non se ne vedeva da tempo. Da noi il tutto si è avvicendato in pochi mesi, addirittura anticipando notevolmente la pubblicazione di 52 prima della fine della saga, in una frenesia “da pubblicazione”, per quanto mi riguarda, inspiegabile.


Andrea "Zio-P" Poli
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