100% Marvel MAX - The Punisher: Gli Schiavisti
- Scritto da Redazione Comicus
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100% Marvel MAX - The Punisher: Gli Schiavisti (Panini Comics, brossurato, 144 pagine a colori, € 11,00) testi di Garth Ennis, disegni di Leandro Fernandez
Settima uscita in versione MAX per The Punisher nella Collezione 100% Marvel. Dopo la parentesi del volume precedente La tigre, dedicato ad una serie di one-shot realizzati da vari team creativi, torniamo ad assaporare un intero arco narrativo scritto da un Garth Ennis ancora una volta dannatamente a suo agio su un antieroe dalle tematiche adulte come il Punitore.
È risaputo che Garth Ennis non apprezzi molto gli eroi classici, per intenderci quelli morsi dai ragni radioattivi o allergici alle pietre spaziali verdi, ed è una vera fortuna. Ogni tanto è bello staccare, leggere qualcosa di diverso. Niente minacce spaziali, niente guerre segrete, nessuna crisi infinita, solo le strade sporche di New York e un triste spaccato sulle piccole e meschine macchinazioni che l’essere umano è capace di rivolgere verso i suoi simili per rincorrere i propri interessi. Signori e signore, tutto questo è il Punitore d Garth Ennis.
La tratta delle ragazze dell'Est è l'aspro tema di questo volume. Ogni giorno decine e decine di ragazze vengono strappate dai loro affetti e dalle loro case per essere seviziate e vendute sul mercato del sesso a pagamento. Sulle loro spalle, terribili aguzzini costruiscono nuovi e remunerativi business. A tratti la storia di questo fumetto è dura come un pugno nello stomaco. E' un fumetto, ovvero nulla di reale, ma certe situazioni sono descritte talmente bene da instillare un ragionevole dubbio. Storie di inaudita crudeltà riescono ad agitare persino l’animo di un personaggio duro come il Punitore; lo vediamo dai testi di Ennis, ma lo percepiamo soprattutto dai gesti e dagli sguardi del personaggio.
Nonostante in questo albo l’operato ai disegni di Leandro Fernandez sia un po’ altalenante - a tratti molto espressivo, a volte invece un po’ impreciso e giù di tono - bisogna dargli atto che il suo Frank Castle fa paura. È una figura oscura e imponente, ma al tempo stesso silenziosa e letale, con uno sguardo freddo e profondo che fa gelare il sangue. Guardate i suoi occhi nei primi piani, leggerete un solo e grande desiderio che alberga più forte del solito nel suo animo, punire.
Settima uscita in versione MAX per The Punisher nella Collezione 100% Marvel. Dopo la parentesi del volume precedente La tigre, dedicato ad una serie di one-shot realizzati da vari team creativi, torniamo ad assaporare un intero arco narrativo scritto da un Garth Ennis ancora una volta dannatamente a suo agio su un antieroe dalle tematiche adulte come il Punitore.È risaputo che Garth Ennis non apprezzi molto gli eroi classici, per intenderci quelli morsi dai ragni radioattivi o allergici alle pietre spaziali verdi, ed è una vera fortuna. Ogni tanto è bello staccare, leggere qualcosa di diverso. Niente minacce spaziali, niente guerre segrete, nessuna crisi infinita, solo le strade sporche di New York e un triste spaccato sulle piccole e meschine macchinazioni che l’essere umano è capace di rivolgere verso i suoi simili per rincorrere i propri interessi. Signori e signore, tutto questo è il Punitore d Garth Ennis.
La tratta delle ragazze dell'Est è l'aspro tema di questo volume. Ogni giorno decine e decine di ragazze vengono strappate dai loro affetti e dalle loro case per essere seviziate e vendute sul mercato del sesso a pagamento. Sulle loro spalle, terribili aguzzini costruiscono nuovi e remunerativi business. A tratti la storia di questo fumetto è dura come un pugno nello stomaco. E' un fumetto, ovvero nulla di reale, ma certe situazioni sono descritte talmente bene da instillare un ragionevole dubbio. Storie di inaudita crudeltà riescono ad agitare persino l’animo di un personaggio duro come il Punitore; lo vediamo dai testi di Ennis, ma lo percepiamo soprattutto dai gesti e dagli sguardi del personaggio.
Nonostante in questo albo l’operato ai disegni di Leandro Fernandez sia un po’ altalenante - a tratti molto espressivo, a volte invece un po’ impreciso e giù di tono - bisogna dargli atto che il suo Frank Castle fa paura. È una figura oscura e imponente, ma al tempo stesso silenziosa e letale, con uno sguardo freddo e profondo che fa gelare il sangue. Guardate i suoi occhi nei primi piani, leggerete un solo e grande desiderio che alberga più forte del solito nel suo animo, punire.
Luca Chessa
