Menu

Gli Originali

GLI ORIGINALI (Magic Press, brossurato, 160 pagg, b/n, € 11,50) testi e disegni di Dave Gibbons

Dave Gibbons è una delle firme storiche del fumetto mondiale. Non solo perché divide con Alan Moore il merito di aver realizzato uno dei capisaldi della letteratura disegnata (Watchmen, è chiaro) o di aver messo mano ad alcune delle più importanti saghe degli ultimi anni (come Martha Washington, con Frank Miller). Gibbons è uno dei maestri assoluti innanzitutto per le sue doti di narratore. Doti che si esprimono sia nell’abilità nel disegno - sempre impeccabile nello storytelling - sia nelle capacità di sceneggiatore ormai affermato.

Immaginate quindi come possa “scorrere” bene The Originals, che si legge tutto d’un fiato, che prende dalla prima all’ultima pagina. E dire che la storia non è il massimo dell’originalità (scusate il gioco di parole): una guerra fra gang in un’Inghilterra futuristica, che a dire la verità ricorda un po’ il Brazil di Gilliam o l’Arancia Meccanica kubrickiana.
L’autore ha rivelato a suo tempo che l’idea di questo volume gli navigava nella testa da anni e che l’occasione datagli dalla Vertigo di produrre un albo dal formato decisamente insolito, gli ha permesso, finalmente, di raccontare alcuni episodi di quella che potrebbe essere, senza troppa paura di nascondersi, la vita del giovane Gibbons. Senza contare che l’autore si è occupato anche della confezione, della grafica, del lettering e del colore.

Lo scontro tra gli Originali, “fighetti” puliti e egoisti (dal concetto di “Mod”, per maggiori info: www.modculture.co.uk), e i Morchia, duri rocker “alternativi” in pelle, è solo lo sfondo per un romanzo di formazione, con l’immancabile triangolo amoroso, la redenzione grazie alla donna amata, la scalata sociale. Solo che manca il lieto fine e ciò è coerente con il clima di violenza, di cinismo, di voglia di riuscire anche a scapito degli altri, in qualunque cosa, a qualunque costo.

Graficamente Gibbons usa uno stile talmente morbido e rassicurante che le scene di “trip” risultano persino più spiazzanti di quanto potrebbero prese a sé, per effetto di contrasto. I toni di grigio, poi, oltre a donare l’atmosfera retrò che caratterizza ancora di più questo futuro distopico, modulandosi sulle figure ammorbidiscono ancora di più il tratto (senza contare poi che lo rende vicino ad Otomo, a primo acchitto). Certo lo stile di Gibbons non è quello che ci si aspetterebbe in una graphic novel dal taglio underground, ma ci auguriamo che apra le porte ad altri maestri del genere supereroistico verso tali sperimentazioni: i risultati potrebbero essere interessanti e notevoli come questo The Originals.

Si ringrazia l'ufficio stampa Pegasus Distribuzione per la fornitura del materiale



Marco Rizzo
Torna in alto