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Paperina di Rivondosa


Paperina di Rivondosa (Mondadori, cartonato, 403 pagine, colore, 12 euro)
Contiene:
Paperina di Rivondosa (testi e disegni di Silvia Ziche)
Il Mistero dei Candelabri (testi e disegni di Giovan Battista Carpi)
Paperino e il Vento del Sud (testi di Guido Martina, disegni di Giovan Battista Carpi)

Come accade spesso per le raccolte di materiale Disney, anche la selezione delle storie presenti in questo volume appare abbastanza priva di logica. L’unico punto di contatto tra i tre episodi è il fatto che si tratta di parodie di altre opere, ma qui finisce ogni somiglianza di stile, registro o intenzione. Se Silvia Ziche si rifà, infatti, alla serie televisiva Elisa di Rivombrosa, le storie disegnate da Carpi vanno a pescare nella letteratura “alta” reinterpretando I Miserabili di Victor Hugo e nel grande cinema con Via col Vento. Una selezione eseguita probabilmente con quella complessa tecnica che richiede un’urna, un bambino e una benda, ma che ciononostante non riesce a sminuire il valore del volume.
Nel primo racconto la Ziche ci porta in quel di Rivondosa, dove facciamo la conoscenza di Paperina Scalzi e del Conte Paperino Castori. Due personaggi forse un po’ improbabili, ma decisamente più affascinanti dei protagonisti della serie tv. L’autrice riesce infatti a dare una personalità azzeccata a tutti i personaggi della vicenda, anche distaccandosi dagli archetipi disneyani che vedono ogni attore interpretare sempre lo stesso ruolo. Vediamo quindi uno Zio Paperone che da Magnate di Paperopoli diventa un regnante sostanzialmente privo di poteri, assistiamo a un rapporto tra Paperino e Gastone molto meno conflittuale di quello cui siamo abituati e soprattutto troviamo al centro della vicenda Paperina: finalmente affrancata dal suo eterno ruolo di fidanzata acida e gelosa.
Ciò che preme sottolineare è che leggendo questa storia si ride. E si ride tanto, grazie alle geniali trovate di Silvia Ziche e all’espressività del suo tratto. Una gigantesca farsa, nel senso migliore del termine. Possiamo dire che, anche se inizialmente serializzata in tredici (!) puntate sul settimanale Topolino tra la primavera e l’estate del 2005, la storia si è proprio meritata un’edizione di lusso da libreria.
Più vecchie sono invece le altre due storie presenti nel volume (rispettivamente del 1989 e del 1982). Non c’è da stupirsi quindi se sono realizzate con una verve completamente diversa rispetto a Paperina. Episodi meno allegri e spumeggianti, ma di certo non meno divertenti, anche se per altri motivi. Un particolare degno di nota è che, con l’eccezione de Il Mistero dei Candelabri, le storie sono riprodotte integralmente, senza il fastidioso taglio della prima tavola degli episodi successivi al primo.
Un volume estremamente gradevole, quindi, anche se perfettibile. Sì, basterebbe che alla Disney smettessero di chiedere aiuto al bambino di cui sopra e cominciassero a scegliere le storie con un minimo di raziocinio. Sempre che le loro energie mentali non le investano tutte nei redazionali di PK Reloaded...


Francesco Matteuzzi


Carlo Del Grande
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