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100%Marvel: Pantera Nera

Pantera Nera – Chi è la Pantera Nera?, su collana 100% Marvel (Paninicomics, bross., 144 pagg., col., 10 €) testi di Reginald Hudlin, disegni di John Romita Jr.

Partiamo da un paio di assunti.
Personalmente, non sono un fan sfegatato della continuity. Sono anche un fan della DC e seppur riconoscendo la differenza tra i due universi (in uno la continuity è stato il valore aggiunto fondante, nell’altro tra crisis, controcrisis e hypertime non ci si capisce più niente), non lascio che la nazionalità di un personaggio o lo spostamento di qualche data pregiudichi la mia lettura. Essere in continuity è, a mio parere, un surplus che non rende un fumetto mal realizzato migliore e non rende un fumetto ben scritto e ben disegnato peggiore.
In secundis: Black Panther è in continuity. Nei numeri successivi a questo primo ciclo ci sarà un crossover con la serie X-Men che è ovviamente, indubitabilmente in continuity.
Uno dei motivi per cui Joe Quesada si è inimicato i “Marvel Zombies” è stato certamente mettere la continuità in secondo piano rispetto all’autore. Per far accedere alla Marvel i grossi nomi su storie che non fossero immaginary tales (su cui certi “Marvel zombies” a priori già non poggiano gli occhi, perdendosi spesso ottimi fumetti) era necessario non spaventarli vincolando le loro idee a storie scritte quarant’anni fa. Anzi, sarebbe stata una buona occasione, come lo è questo Black Panther, di riscrivere le origini dei personaggi.
Reggie Hudlin scrive una storia solida e avvincente, che alterna flashback a presente, azione a fantapolitica (non disdegnando qualche frecciatina anti-USA). Mentre ci viene narrata la storia della “dinastia” della Pantera Nera e del Wakanda, la futuristica naziona africana che comanda e difende, scopriamo come alcuni nemici storici di T-Challa, ultimo sovrano, si uniscono per portare avanti un infallibile piano di vendetta. La trama perde un po’ nel finale a causa di troppe “casuali coincidenze” che se non fosse per la riconosciuta abilità dell’autore avremmo chiamato forzature narrative. Dialoghi naturali e con un buon ritmo però, compensano il tutto. John Romita Jr si trova, dopo il suo epico ciclo su Thor, nuovamente alle prese con un personaggio sul quale Kirby ha lasciato il marchio. Romita Jr alle prese con Pantera Nera è meno “kirbyano” di quanto ci si sarebbe aspettato, prediligendo il lato agile e “scattante” del protagonista, che si muove come una regale pantera. Peccato che ci lasci subito, ma con questo breve run ci mostra alcune delle tavole più evocative della sua carriera.
In definitiva, questo volume di Black Panther è un OTTIMO fumetto, continuity o meno.

Si ringrazia l'ufficio stampa Paninicomics per la fornitura del materiale

Marco Rizzo
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