Menu

Gea 14


Gea 14 (Sergio Bonelli Editore, brossurato, 132 pagine, b/n, 3,00 €) Storia e disegni di Luca Enoch

Dopo un paio di numeri un po’ spenti e non necessariamente indispensabili nei contenuti, soprattutto per un semestrale che promise un fumetto d’autore a 360°, Gea torna a splendere con una storia di quelle che rimangono nel cuore d’ogni appassionato.
Il nostro Baluardo preferito e l'Arconte finalmente si scontrano… anche se è uno scontro strano (non è proprio Gea a scendere in campo) non per questo è poco entusiasmante. Il combattimento non porta sostanziali cambiamenti all'invasione ultraterrena di una sempre più immane orda di mostri, ma sibilline parole seminate qui e lì ci fanno quasi intuire che i Diavoli stanno semplicemente tornando "a casa loro"...
Quindi i Baluardi, gli Scalzi e i Pesanti sono usurpatori? Sembrerebbe proprio di sì!
Nei prossimi albi si spera che questi dubbi verranno chiariti. La vicenda in sé rimane aperta: non ci sono tracce della Diva e della triade. I due Pesanti (che adesso hanno un nome: Thor e Bluto, ovvero il sosia di Belushi) si affiancano alla nostra eroina in maniera egregia, rubandole più volte la scena. Luca Enoch ha allestito un grande spettacolo, fatto di tavole che incantano, di disegni puliti e scattanti, che elevano il livello qualitativo medio dell'autore. La computer grafica è utilizzata nel migliore dei modi per evidenziare distorsioni, effetti di luce e ombra e "colorare" al meglio le vignette. Enoch ne approfitta per dar corpo a varie citazioni letterarie e fumettistiche, tra le tante iconografiche: Astarte e Bluto richiamano subito Pazienza e, probabilmente, anche il mondo di Braccio di Ferro.
Degno di nota un nuovo personaggio: Tomura, il comandante di una portaerei militare con però un compito segreto. La sua entrata in scena è una toccata e fuga, letteralmente col botto!
Pochi i momenti umoristici, affidati quasi completamente ai Pesanti. Aleggia su tutto infatti un'aria da catastrofe che non dispiace affatto, anche perchè Enoch è sì buonista, ma anche originale nello sviluppo della trama. Nel complesso l'albo non chiude la vicenda, ma piuttosto prepara il terreno a nuovi eventi eclatanti: Gea è più matura, ha acquisito un potere ancora più grande. L’intero albo è ricco di colpi di scena e, anche per questo ci auguriamo che la trama non subisca alterazioni dannose nel caso si volesse chiudere in fretta la serie. Insomma un albo e una serie che tornano a piacere: il disegno si è affinato, mentre i personaggi principali sono convincenti (e ci mancheranno, quando la serie chiuderà).


Nico Blunda


Andrea Antonazzo
Torna in alto