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DC: The New Frontier TP 1/3


DC: The New Frontier TP 1/3 (Play Press, brossurato, a colori, 128 pagg., € 12,00 cad.) testi e disegni di Darwyn Cooke

Negli anni ’50, la seconda guerra mondiale era finita. Sugli Stati Uniti si allungava l’ombra della guerra di Corea, mentre la “paura rossa” del pericolo comunista imperversava per l’America, trovando la sua incarnazione più feroce e spietata negli interrogatori e nelle persecuzioni del senatore McCarthy. I vecchi e anziani eroi della Justice Society of America furono costretti ad un pensionamento forzato da parte della commissione per le attività anti-americane, che consentì a pochi personaggi, come Superman e Wonder Woman, di continuare ad operare sotto l’egida del governo statunitense. Alcuni avventurieri isolati continuavano ad agire nell’ombra, come Batman ed Hourman, sfidando le autorità, quando piccole pattuglie di eroi militareschi cominciarono a ricevere i segnali di un’incombente minaccia soprannaturale. In uno dei suoi momenti più difficili, l’America e il mondo avrebbero dovuto affrontare un’entità ciclopica, antica ed ostile: chi avrebbe trovato il coraggio e il potere per combatterla?
Signore e signori, ecco a voi New Frontier: una cavalcata attraverso un decennio di storia americana attraverso i supereroi, sotto l’abile regia di Darwyn Cooke, già collaboratore alla serie animata di Batman di Paul Dini e autore di alcuni pregevoli one-shot e miniserie, come Batman: Ego e Wolverine/Doop, oltre che disegnatore della splendida serie di Catwoman scritta da Ed Brubaker. Autore relativamente giovane ma già abile e completo, Cooke scrive e disegna questa corposissima mini (in America ognuno dei 6 albi della serie era composto da ben 64 pagine), utilizzando il suo caratteristico stile Dècopicassiane!), che ben si adatta all’ambientazione della storia. La quale fa della “storicità” il suo elemento essenziale e distintivo: essenzialmente una rilettura della Silver Age, New Frontier - incentrata sulla nascita di eroi come Flash/ Barry Allen e Lanterna Verde/Hal Jordan, che dell’ Età dell’Argento furono il parto più evidente e duraturo - ha l’intuizione geniale di ambientare l’inizio della carriera dei nuovi eroi proprio nel periodo storico in cui furono realmente concepiti, contravvenendo alla regola non scritta che vuole che le collocazioni storiche, nell’universo supereroistico, siano sempre lasciate nell’ombra o comunque non precisate (con l’ovvio fine di non conferire ai personaggi un’età troppo individuabile e di conseguenza imponendogli di invecchiare). Cooke agisce all’opposto: Superman e Wonder Woman combattono in Indocina, Hal Jordan è soldato nella Corea meridionale, J’onn J’onnz , forse uno dei personaggi in assoluto più affascinanti e malinconici dell’intera mini, è un esule marziano che impara i modi terrestri dalla tv e dai film dei fratelli Marx... New Frontier è forse una delle opere supereroistiche più spiccatamente “americane” che siano mai state scritte, pregna com’è di influenze, stereotipi, e immagini degli anni ’50: le radioline a transistor, la boxe, i vecchi film di marziani; ma anche la paranoia anticomunista, il nazionalismo esasperato, il razzismo degli stati del sud (che funge da spunto per la rivisitazione dell’eroe di colore Steel, unica infrazione di Cooke alle regole del gioco: a differenza degli altri personaggi, infatti, Steel nella realtà è stato creato negli anni ’80). Cooke utilizza i suoi eroi come metafore delle diverse anime che si agitano negli Stati Uniti degli anni ’50, a metà strada fra le vecchie, patriottiche mentalità della guerra contro i tedeschi e l’esigenza di una rinascita morale e idealistica (la nuova frontiera del titolo, citazione esplicita da un celebre discorso di JFK), un passaggio di consegne fra un’era e un’altra, attraversato da dubbi, tensioni e paure, ma anche speranza, ironia e ottimismo. Colma di un patriottismo mai sgradevole o esasperato, né bigotto, DC - New Frontier si propone come una delle opere più importanti degli ultimi anni, un lavoro di proporzioni epiche e ricchissimo di sfaccettature, che forse non sfigurerebbe a confronto con i tre o quattro titoli che saltano sempre fuori quando si citano le “pietre miliari del fumetto supereroistico”. Assolutamente consigliato, e tanto di cappello a Darwyn Cooke, la cui prossima impresa già si annuncia come un’altra ambiziosissima sfida, ossia la ripresa, in storie nuove di zecca, di uno dei personaggi più importanti della storia del fumetto americano: The Spirit, di Will Eisner.


Davide Giurlando


Carlo Del Grande
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