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Alvar Mayor 1

Alvar Mayor volume 1 - La leggenda di Eldorado (Andamar edizioni, brossurato, 118 pagine in b/n, € 12.00). Testi di Carlos Trillo, disegni di Enrique Breccia.


La prima pubblicazione della neonata casa editrice Andamar è un classico del fumetto argentino (e non solo), in un’edizione che si propone come definitiva e completa, di grande formato e con l’eliminazione di alcune didascalie aggiuntive. Alvar Mayor, pubblicato in Argentina a partire dal ’77 sulla testata “Skorpio” e da lì a poco in Italia, è tra i titoli più importanti della premiata ditta Trillo-Breccia Jr. La serie, ambientata nel Perù del sedicesimo secolo, a pochi anni dall’arrivo dei conquistadores e dalla caduta delle civiltà precolombiane, si caratterizza per un tono fortemente realistico nelle ambientazioni (rappresentate da un Breccia in stato di grazia), pervaso però da un profondo senso di magia e di mistero. In questo contesto il protagonista, figlio di uno degli uomini della spedizione di Francisco Pizarro e di una donna inca, conduce avventure ai limiti della realtà, sfidando oscure divinità magiche e la propria incredulità.
Il volume raccoglie i primi nove episodi della serie (che, in tutto, ne conta cinquantasette) di dodici pagine l’uno. Questi racconti compongono di fatto il primo ciclo del personaggio, quello dell’avventura picaresca, con Alvar Mayor, accompagnato dall’amico indio Tihuo, che viene di volta in volta assoldato da signorotti arroganti o da ricche dame come guida verso perdute città dell’oro. Dopo un breve riscaldamento, il tratto realistico di Enrique Breccia si fa sempre più particolareggiato e la scansione delle vignette, il taglio della tavola e la ricchezza delle ambientazioni rivelano già quel talento compositivo che esploderà definitivamente nel proseguo della serie. Carlos Trillo, sceneggiatore prolificissimo e decisamente sottovalutato rispetto ai suoi meriti (di lui si vogliono qui ricordare perlomeno Robin delle Stelle – sempre in coppia con Enrique Breccia, – Un tal Daneri – con i disegni del grande Alberto Breccia – e poi ancora Custer, Spaghetti Bros, Loco Chavez, e quel capolavoro di invenzione e abilità narrativa che è Uscita di sicurezza) imbastisce solide trame d’avventura che si arricchiscono sovente di grande epicità e intenso lirismo. Come nell’episodio “Una profezia”, dove Alvar Mayor, feritosi gravemente in seguito all’assalto di un gruppo di indios, incontra se stesso da vecchio che gli predice di lì a poco la morte di un caro amico. O come nel successivo “l’acqua dei sogni”, in cui Alvar Mayor, dopo aver bevuto una pozione magica, riesce a uccidere un dio malvagio che tiene prigioniera una fanciulla dalle fattezze di luna. L’ultimo episodio, “i sogni vicino al mare”, apre il secondo ciclo della serie introducendo un personaggio che si rivelerà fondamentale negli sviluppi della vicenda: la bellissima e astuta Lucia de Lerma, accusata di stregoneria dai suoi compaesani e legata al protagonista tramite un sogno misterioso. Insieme a lei, Alvar Mayor vivrà le sue avventure più belle e metafisiche, miscelando miti e simbologie letterarie e indagando sulle inquietudini e sul significato dell'esistenza. Ma questa è già un’altra storia: speriamo di leggerla presto, nei prossimi volumi.

Davide Scagni


Davide Scagni
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