I Maestri dell’Orzo
- Scritto da Redazione Comicus
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I Maestri dell’Orzo, I Classici del Fumetto di Repubblica Serie Oro #45 (Gruppo Editoriale L’Espresso, 366 pagg. a colori, € 6,90 + il costo del giornale) testi di Jean Van Hamme, disegni di Francis Vallès
Troppo spesso ci abbandoniamo a facili elogi verso le migliori produzioni fumettistiche, riempiendo le recensioni di parole come capolavoro o opera d’arte. Forse perché siamo abituati bene da una media qualitativa alta, oppure al contrario troppo bassa, e quando qualunque cosa superi questa soglia viene esaltata e notata. Spesso problemi di visibilità o nazionalità mettono da parte capolavori autentici, a favore di prodotti magari più mediocri qualitativamente ma più noti al grande pubblico.
La collana di cartonati economici da edicola dell’Eura aveva già fatto notare ai lettori più attenti Les Maitres de l’Orge, ma non era abbastanza. C’era bisogno di un inaspettato volume dei Classici di Repubblica Serie Oro per portare ad un pubblico ancora più vasto quello che può realmente essere considerato uno dei vertici dell’arte sequenziale moderna.
Scritta da Jean Van Hamme, uno che non sbaglia mai un colpo, e disegnata da Francis Vallès, maestro dello storytelling e della linea chiara, la saga si potrebbe sintetizzare nell’epica lunga generazioni di una famiglia di birrai belgi. Ma dietro l’apparente semplicità dei presupposti, si svela la complessità delle personalità e delle relazioni interpersonali, la fitta rete di tradimenti, amori, intrighi, e tutto quello che ha fatto la fortuna di storiche soap opera ma che in questo caso abbandona iperboli e naiveté per realismo e serietà.
Dal patriarca degli Steenfort fino all’ultima generazione, seguiamo appassionandoci di volta in volta alle vicende dei maggiori esponenti della famiglia su cui Van Hamme si concentra di capitolo in capitolo, venendo conquistati da ambiguità e simpatie dei personaggi. E di capitolo in capitolo, lo scrittore dà un tono sempre diverso alla storia: dal romanzo ottocentesco dei primi capitoli, al thriller/grottesco del quinto, al poliziesco dell’ultimo, adattando anche, di volta in volta, metodi narrativi sempre più moderni. L’abilità di Van Hamme di capovolgere la storia, dosare le rivelazioni e calibrare la suspance rende la lettura avvincente e coinvolgente, unendo solidità della trama a approfondimento psicologico dei personaggi.
La saga dei Maestri dell’Orzo è un volume imperdibile, un capolavoro autentico.
Marco Rizzo
Troppo spesso ci abbandoniamo a facili elogi verso le migliori produzioni fumettistiche, riempiendo le recensioni di parole come capolavoro o opera d’arte. Forse perché siamo abituati bene da una media qualitativa alta, oppure al contrario troppo bassa, e quando qualunque cosa superi questa soglia viene esaltata e notata. Spesso problemi di visibilità o nazionalità mettono da parte capolavori autentici, a favore di prodotti magari più mediocri qualitativamente ma più noti al grande pubblico. La collana di cartonati economici da edicola dell’Eura aveva già fatto notare ai lettori più attenti Les Maitres de l’Orge, ma non era abbastanza. C’era bisogno di un inaspettato volume dei Classici di Repubblica Serie Oro per portare ad un pubblico ancora più vasto quello che può realmente essere considerato uno dei vertici dell’arte sequenziale moderna.
Scritta da Jean Van Hamme, uno che non sbaglia mai un colpo, e disegnata da Francis Vallès, maestro dello storytelling e della linea chiara, la saga si potrebbe sintetizzare nell’epica lunga generazioni di una famiglia di birrai belgi. Ma dietro l’apparente semplicità dei presupposti, si svela la complessità delle personalità e delle relazioni interpersonali, la fitta rete di tradimenti, amori, intrighi, e tutto quello che ha fatto la fortuna di storiche soap opera ma che in questo caso abbandona iperboli e naiveté per realismo e serietà.
Dal patriarca degli Steenfort fino all’ultima generazione, seguiamo appassionandoci di volta in volta alle vicende dei maggiori esponenti della famiglia su cui Van Hamme si concentra di capitolo in capitolo, venendo conquistati da ambiguità e simpatie dei personaggi. E di capitolo in capitolo, lo scrittore dà un tono sempre diverso alla storia: dal romanzo ottocentesco dei primi capitoli, al thriller/grottesco del quinto, al poliziesco dell’ultimo, adattando anche, di volta in volta, metodi narrativi sempre più moderni. L’abilità di Van Hamme di capovolgere la storia, dosare le rivelazioni e calibrare la suspance rende la lettura avvincente e coinvolgente, unendo solidità della trama a approfondimento psicologico dei personaggi.
La saga dei Maestri dell’Orzo è un volume imperdibile, un capolavoro autentico.
Marco Rizzo
