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Chosen

Chosen (Alta Fedeltà, brossurato, 72 pagg., a colori, € 9,00) testi di Mark Millar, disegni di Peter Gross.

Forzando le antiche regole della macchina industriale, sono già alcuni anni che lo sceneggiatore scozzese Mark Millar sta costruendo il suo Millarworld, una sorta di cosmo narrativo transaziendale sul quale - a differenza di quanto accade con le majors - l'autore mantiene controllo e diritti, coinvolgendo, nello specifico e fino a questo momento, ben tre case editrici indipendenti: la Avatar (con le strisce di Unfunnies, monumento a uno spiazzante cattivo gusto), la Image (sotto il cui marchio era prevista l'uscita dell' one-shot Run, progetto poi accantonato), la consociata Top Cow (licenziataria di Wanted) e la Dark Horse.
E' per quest'ultima publishing house che Millar - coadiuvato dal disegnatore minimalista Peter Gross - ha realizzato i tre albi di Chosen, una miniserie intimista e irriverente che procede per dialoghi quotidiani e climax studiatamente attutiti fino a esplodere, poi, in un finale inatteso e letteralmente apocalittico (che Millar, però, con grande intelligenza narrativa, mantiene fuori scena).
Il protagonista di Chosen è Jodie Christianson, un adolescente figlio di un piccolo paese della profonda provincia statunitense che all'improvviso scopre di possedere poteri sovrannaturali. Tutto lascia sospettare che il ragazzo possa essere nientemeno che la reincarnazione di Gesù Cristo, tornato sulla Terra per prepararsi all'Armageddon, ma l'ottimismo legato al suo ruolo di prescelto divino è destinato a infrangersi di fronte alle tragiche istanze dell'età adulta.
Chosen, così come Wanted - splendido romanzo grafico che in Italia è andato incontro alla bocciatura di un pubblico troppo pigro, distratto e bacchettone per comprenderne le strazianti implicazioni - è un racconto di formazione "alla rovescia" che, ancora una volta dolorosamente, descrive l'evoluzione traviata di un'anima all'interno di un mondo fondato per natura su basi etiche e morali distorte. E se in Wanted la prospettiva di una vita immersa nella "mala" mediocrità veniva cancellata attraverso l'elevazione del personaggio principale a superuomo nietszchiano (una scelta che però testimoniava uno angoscioso scacco esistenziale più che un trionfo individuale), anche in Chosen il potere diviene metafora di un destino oscuro e agghiacciante che fa a pezzi qualsiasi forma di idealismo e svela l'inconsistenza dell'umana pietà.
Miscelando in maniera ardita la trilogia di Star Wars, la saga fumettistica degli "X-Men" e pellicole come Il Presagio e Rosemary's Baby, Millar con questa storia di sogni infranti e brutali assunzioni di consapevolezza conferma di essere uno degli scrittori di comics più importanti, problematici e propositivi di questo primo scorcio di secolo.

Alessandro Di Nocera

Andrea Antonazzo
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