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Cestus 8


Cestus 8 (Panini Comics, 240 pagg., b/n, € 7,00) testi e disegni di Shizuya Wazarai

Per ognuno di noi l’ esistenza è una metaforica lotta contro la vita. La lotta che Cestus affronta contro di essa non è per nulla metaforica, anzi è reale e cruenta, spesso spietata. Ed è duro per chi, schiavo, è costretto a guadagnarsi la propria libertà in un’arena dove ciò che conta sono solo le proprie capacità e dove sei solo contro tutti. Dopo due anni di attesa esce in fumetteria l’ottavo volume di questo bel manga storico a opera di Sizuya Wazarai, autore tutt’ altro che prolifico ma che gode di grande rispetto e fiducia da parte dei suoi fan. Per quanto il racconto non approfondisca troppo gli eventi storici, si nota un profondo rispetto per la storia di Roma e per la sua società, ricavandone un ritratto abbastanza fedele funzionale per una valida miscela di finzione e realtà storica. L’autore ama soffermarsi più sui personaggi che godono tutti di un’ottima caratterizzazione psicologica, discorso valido anche per quelli minori. I nove capitoli del volume sono tutti incentrati su Lusca, amico-nemico di Cestus, e sul rapporto con suo padre, il temibile Demetrio; il protagonista, invece, appare raffigurato solo in due brevi flashback. Ma si dà ampio spazio anche alle prime preoccupazioni di un Nerone che ancora giovane ed inesperto, muove i primi passi sotto l’influenza di Agrippina e di Seneca. L’imperatore per la prima volta comprende la serietà del suo incarico, percepisce l’odio che nutre verso di lui una parte dei cittadini e di come sia solo un burattino nelle mani dei suoi due tutori. Come sempre ottimamente sceneggiato, Sizuya Wazarai accompagna il suo racconto con un tratto maturo, pulito e dettagliato ma efficace nella resa dei movimenti e della mimica. Ultima nota sull’edizione italiana come sempre ben curata ed accompagnata da interessanti articoli d’approfondimento.

Gennaro Costanzo

Andrea Antonazzo
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