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Marvel Monster Edition - Vendicatori

Marvel Monster Edition 4 - Vendicatori (Paninicomics, 288 pagg., brossurato, colori, € 25,00) Testi e disegni di AA.VV.


Mentre su Thor impazza la saga Vendicatori Divisi e gli spin off derivati, sul Marvel Monster (eccezionalmente sugli scaffali in un periodo diverso da quello lucchese) dedicato ai Vendicatori prendono posto alcuni recuperi d’annata. La dicitura in copertina che vorrebbe legare il contenuto di questo corposo volume è ovviamente falsa, visto che non c’è nessun legame (a parte i protagonisti) tra queste storie e la saga di Bendis e Finch. Ma siamo certi si tratti di una strategia di marketing per permettere al volume più vendibilità. Pare infatti che nonostante i successi precedenti (come il primo MME, dedicato ai Defenders, esaurito dopo poco tempo) questi volumi non siano facili da piazzare. Quindi, almeno in questo caso, non recriminiamo nulla.
Senza questo Marvel Moster infatti avremmo perso l’occasione di leggere piccole perle. Oltre ad un’insipida storia di Thor (da un vecchio annual) e una miniserie con protagonista Visione, carina e niente più (che mostra però una delle prime prove della giovane promessa Ivan Reis, oggi autore di punta alla DC), c’è spazio per il tanto invocato Ultron Imperative e per il gioiellino Captain America What Price Glory. La prima è una storia tratta da uno speciale scritto a più mani da sceneggiatori vecchia scuola come Kurt Busiek, Steve Englehart, Roy Thomas, Roger Stern e disegnato da autori di un certo livello come John Paul Leon, Paul Smith, Jim Starlin e Klaus Janson insieme a più mediocri Pat Oliffe o Jorge Lucas. Certamente piacerà molto ai fan degli Avengers appassionati della continuity dei personaggi e affezionati a certe caratterizzazioni. Toni naif o classicisti per una storia con antagonista Ultron e la sua progenie.
Spicca ancora di più la miniserie di Capitan America che per la verità avremmo preferito in un volume a parte. Non solo per il buon giallo imbastito da Bruce Jones (nonostante il coinvolgimento un po’ prevedibile nel finale dei due nuovi personaggi inseriti all’inizio), ma soprattutto per la prova data da un maestro come Steve Rude, la cui grandezza troppo spesso dimentichiamo vista la sua scarsa produzione. Lo stile di Rude spazia con tranquillità e soprattutto eleganza da potenti pagine à la Kirby o Steranko passando da Romita Sr per le scene più soft, e il montaggio della tavola è geniale anche in passaggi lenti o privi di azione come nella tavola 15 del primo episodio o tavola 23 del secondo. Tecniche e stili si mescolano con abilità, le espressioni dei personaggi mostrano la loro umanità: un’altra ottima prova di un grande artista. Il finale, un po’ retorico, non rovina comunque la storia. I veri appassionati dei Vendicatori avranno già acquistato il volume, noi vogliamo ricordare la presenza di Rude magari per invogliare all’acquisto non solo i suoi fan ma anche chi volesse conoscere la sua gran classe.

Marco Rizzo


Marco Rizzo

Dati del volume

  • Voto della redazione: 1
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