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Superman Magazine 1

Superman Magazine 1 (Play Press Publishing, 84 pagg, col, € 3,50) Testi di Jeph Loeb, disegni di Ed McGuinness

Dopo qualche anno di assenza dalle edicole, caratterizzato dalla pubblicazione dell’intero parco testate della DC nel solo circuito libraio, Superman torna in edicola e lo fa appena quattro mesi dopo l’uscita del mensile Batman Magazine. A differenza del sommario della testata dedicata all’uomo pipistrello, che è alquanto discutibile e disordinato, quello del magazine dedicato all’uomo d’acciaio è davvero lineare e incriticabile. Infatti l’albo racchiude le prime tre storie tratte dalla serie Superman/Batman probabilmente la miglior serie che la DC abbia “sfornato” in questi ultimi anni e che in America risulta ben salda nei primi posti delle classifiche degli albi più venduti. Scritta da Jeph Loeb, che molti ricorderanno per Le stagione di Superman, il racconto che ha ispirato il serial tv Smallville, e disegnata da Ed McGuinness, che già in passato ha prestato le sue matite per l’uomo d’acciaio, la serie presenta una miscela di testi e disegni davvero avvincente. Bravo Loeb nella contrapposizione dei pensieri di Batman e Superman che riescono a far emergere in maniera convincente il carattere dei personaggi. I disegni di Ed sprigionano una potenza e una dinamicità unica che ben si associano al testo scritto. Per quanto riguarda la confezione e la cura dell’albo, ottima la carta e il rapporto qualità/prezzo. Gli articoli presenti, che hanno lo scopo di presentare il personaggio, strizzano l’occhio al nuovo lettore e probabilmente infastidiscono l’appassionato di vecchia data, ma di sicuro non incidono sul giudizio finale e sulla qualità dell’albo. Anche se c’è da chiedersi cosa conterrà il magazine dopo la fine della prima run di Superman/Batman, sono ben speranzoso che la serie manterrà un livello qualitativo alto.
Piccola nota: Nell’articolo presente a pagina 6 c’è scritto: “Quando non è impegnato a salvare il mondo, Superman veste i panni della sua vera identità: quella di Clark Kent”. Ma non dovrebbe essere il contrario?

Gennaro Costanzo

Andrea Antonazzo
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