Ruse 5
- Scritto da Redazione Comicus
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Ruse 5 (Dream Colours, 72 pagg., spillato, colori, € 5,00) testi di Scott Beatty, disegni di Butch Guice
Dopo 26 episodi giunge al termine la lunga corsa del detective à la Sherlock Holmes Simon Archard e della sua misteriosa assistente Emma Bishop, protagonisti di Ruse. Questa numero conclusivo ci permette anche di fare un bilancio di questa ottima serie, emblema di come fin da subito la CrossGen abbia cercato di esplorare generi piuttosto insoliti per l’attuale panorama americano. Ruse è stata creata da Mark Waid, che l’ha scritta a lungo in modo originale e brillante, grazie anche all’interpretazione del disegnatore Butch Guice. Autore dal tratto plastico e particolareggiato, Guice è stato tra l’altro interprete di splendide figure femminili. Peccato invece che i disegnatori che hanno talvolta sostituito Guice non siano stati all’altezza, come accaduto anche in questo ultimo numero. Con il passaggio da Waid all’attuale scrittore Scott Beatty la serie ha perso freschezza anche a causa dell’eccessiva verbosità del nuovo autore, conservando però un livello qualitativo alto in fatto di contenuti (c’è anche chi è pronto a giurare che Waid avesse pronte le trame fino alla conclusione e Beatty si sia limitato a sceneggiarle!). Nonostante il suo lavoro sia stato interrotto bruscamente dal fallimento della CrossGen, lo scrittore Scott Beatty è riuscito a chiudere in maniera diligente molte delle trame che avevano appassionato i lettori fin dai primi numeri, compreso il “caso” del Prisma Enigmatico. Certo restano alcuni punti irrisolti e degli spunti che forse non verranno mai approfonditi, ma almeno ci troviamo davanti a una conclusione logica. Magari alcuni dei punti rimasti in sospeso verranno ripresi nella raccolta di prossima uscita (sempre per la Dream Colours) dei tre speciali fuori serie dedicati agli assistenti di Archard. E chissà poi che il futuro prossimo non ci riservi qualche piacevole sorpresa, dato che la Walt Disney, dopo aver acquistato i diritti del materiale CrossGen, ha annunciato proprio Ruse tra le serie in procinto di rilancio!
Andrea Antonazzo
Dopo 26 episodi giunge al termine la lunga corsa del detective à la Sherlock Holmes Simon Archard e della sua misteriosa assistente Emma Bishop, protagonisti di Ruse. Questa numero conclusivo ci permette anche di fare un bilancio di questa ottima serie, emblema di come fin da subito la CrossGen abbia cercato di esplorare generi piuttosto insoliti per l’attuale panorama americano. Ruse è stata creata da Mark Waid, che l’ha scritta a lungo in modo originale e brillante, grazie anche all’interpretazione del disegnatore Butch Guice. Autore dal tratto plastico e particolareggiato, Guice è stato tra l’altro interprete di splendide figure femminili. Peccato invece che i disegnatori che hanno talvolta sostituito Guice non siano stati all’altezza, come accaduto anche in questo ultimo numero. Con il passaggio da Waid all’attuale scrittore Scott Beatty la serie ha perso freschezza anche a causa dell’eccessiva verbosità del nuovo autore, conservando però un livello qualitativo alto in fatto di contenuti (c’è anche chi è pronto a giurare che Waid avesse pronte le trame fino alla conclusione e Beatty si sia limitato a sceneggiarle!). Nonostante il suo lavoro sia stato interrotto bruscamente dal fallimento della CrossGen, lo scrittore Scott Beatty è riuscito a chiudere in maniera diligente molte delle trame che avevano appassionato i lettori fin dai primi numeri, compreso il “caso” del Prisma Enigmatico. Certo restano alcuni punti irrisolti e degli spunti che forse non verranno mai approfonditi, ma almeno ci troviamo davanti a una conclusione logica. Magari alcuni dei punti rimasti in sospeso verranno ripresi nella raccolta di prossima uscita (sempre per la Dream Colours) dei tre speciali fuori serie dedicati agli assistenti di Archard. E chissà poi che il futuro prossimo non ci riservi qualche piacevole sorpresa, dato che la Walt Disney, dopo aver acquistato i diritti del materiale CrossGen, ha annunciato proprio Ruse tra le serie in procinto di rilancio! Andrea Antonazzo
